Quella che arriva da Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, è l'ennesima storia che vede vittima dei bulli una persona disabile, le cui generalità ovviamente non sono state rese note per motivi di privacy. Secondo quanto riporta la stampa locale, in particolare la testata giornalistica online, Brindisi Report, la vittima degli insulti sarebbe stata derisa e umiliata mentre si trovava in strada. I suoi aguzzini avrebbero ripreso il tutto, cominciando a condividere sui cellulari l'assurda scena. Il frame risale a qualche tempo fa, ma solo nelle ultime ore è venuto alla luce, questo proprio grazie alla grande diffusione che ha avuto sui social network.

Tutti facevano finta di nulla

Inoltre, e questo forse è il lato più raccapricciante di tutta questa brutta vicenda, nelle vicinanze si trovavano anche delle persone, i quali però non avrebbero fatto nulla per aiutare il poveretto che veniva brutalmente insultato. A riprendere la scena sarebbe stato un ragazzino, che ha puntato direttamente la telecamera in faccia al disabile. In sottofondo si sentono gli sberleffi che uno dei componenti di questo gruppo rivolgeva alla vittima. Immediatamente sulla vicenda è intervenuto il sindaco della "Città degli Imperiali", Antonello Denuzzo, il quale ha dichiarato che l'amministrazione comunale avvierà tutte le procedure utili per segnalare il caso alle autorità competenti, in modo che possano valutare se ci siano gli estremi per attivare le relative indagini in merito a condotte penali che potrebbero derivare da questo comportamento.

Gli autori del vile gesto non sono stati ancora identificati, ma non è escluso che dopo la denuncia contro ignoti che il primo cittadino depositerà nelle prossime ore, si possa risalire all'identità dei bulli magari ricorrendo alla visione dei filmati ripresi dalle telecamere della zona, sempre se presenti.

Non è il primo caso che capita in Puglia

Quando successo a Francavilla Fontana non è certo il primo caso del genere che accade in Puglia. Proprio nelle scorse settimane otto minorenni sono stati tratti in arresto a Manduria, nel tarantino, perché accusati di aver ridotto in fin di vita il 66enne Antonio Cosimo Stano, che venne brutalmente picchiato da una baby gang in casa sua.

In questo caso le sevizie andavano avanti da anni, l'uomo venne trovato dalla Polizia legato ad una sedia di casa sua, in condizioni critiche: venne poi portato in ospedale, dove morì il 23 aprile scorso, questo probabilmente a causa delle lesioni riportate ma anche dello stato di malnutrizione in cui versava. L'uomo infatti non usciva più di casa in quanto aveva paura delle aggressioni dei bulli.