Il presidente dell'autorità portuale di sistema del Mar Adriatico, Ugo Patroni Griffi, è stato interdetto per otto mesi dalla sua attività in quanto indagato su un'inchiesta riguardante alcuni lavori abusivi all'interno dell'area portuale di Brindisi. Secondo quanto riporta la stampa locale, insieme a lui sarebbe anche indagato Francesco Di Leverano, dirigente responsabile dell'ufficio tecnico. Il Tribunale brindisino aveva addirittura chiesto gli arresti domiciliari per lo stesso Griffi, ma tale istanza è stata respinta ieri dal Riesame di Lecce, che ha ritenuto inopportuno emettere la custodia cautelare nei confronti del presidente.
Ovviamente la misura di sospensione nei confronti di Ugo Patroni Griffi resta, al momento, congelata, in quanto si attende che sulla questione si esprima la Corte di Cassazione.
I presunti lavori abusivi
Secondo quanto emerge dalle carte dell'inchiesta in questione, all'interno del porto brindisino sarebbero stati eseguiti dei lavori, i quali, come detto, sarebbero stati del tutto abusivi. La vicenda in questione sta riempendo le pagine dei quotidiani locali. Di Leverano dovrà rispondere di concorso in frode in pubblica fornitura, mentre Griffi è accusato di aver indotto il comune di Brindisi, allora presieduto dal commissario Santi Giuffrè, a revocare un'ordinanza che riguardava la sospensione dei lavori di una recinzione sita in via del Mare, la quale divide la città dal porto: per questo l'accusa nei suoi confronti è di falso in atto pubblico per induzione.
Anche tale opera, oltre ad una strada e ad alcuni gabbiotti, sarebbe stata costruita abusivamente. Il Riesame ha ritenuto che non c'è comunque, a carico degli indagati, la possibilità che questi ultimi possano reiterare i reati per cui sono indagati. Entrambi, al momento, possono tranquillamente lavorare nella stessa Autorità Portuale, ma l'inchiesta comunque andrà avanti: gli inquirenti infatti vogliono vederci chiaro su quei lavori eseguiti al porto di Brindisi, una delle quali, la recinzione, è stata eseguita in pieno centro cittadino, precisamente in via Del Mare.
13 indagati in tutto
Nel mirino degli investigatori non sono finiti soltanto il presidente dell'Autorità Portuale, Ugo Patroni Griffi e Francesco Di Leverano. La Gazzetta del Mezzogiorno, sulle sue pagine online, riferisce infatti che ci sarebbero almeno altri undici indagati, e questi ultimi all'interno dell'ente presieduto da Griffi avrebbero mansioni di tecnici e funzionari.
Tra i nomi noti risulta esserci quello di Mariangela Danzi, candidata alle recenti elezioni europee come capolista del Movimento Cinque Stelle. Anche la sua posizione, come quella di tutti gli altri, è al vaglio degli inquirenti.