L’ha ritrovata un passante, verso le sei di mattina di domenica, mentre era sdraiata per terra in un giardino pubblico in Conca del Naviglio a Milano, ancora sotto shock. La donna, con i vestiti tutti in disordine, ha farfugliato qualche parola, cercando di spiegare cosa le fosse accaduto. Sul posto sono arrivati i carabinieri, che hanno notato dei segni sul collo della signora, probabilmente causati da graffi.
La vacanza nel capoluogo lombardo si è trasformata in un vero e proprio incubo per una turista inglese di 44 anni, affetta da una forma di disabilità: in evidente stato confusionale, ha raccontato ai primi soccorritori di essere stata vittima di una violenza carnale compiuta da un gruppo di giovani, con ogni probabilità nordafricani.
Quindi è stata accompagnata alla clinica Mangiagalli, specializzata nell’assistenza alle donne che subiscono abusi.
Il furto del telefonino mentre la turista era al pub
La testimonianza della 44enne è ancora molto frammentata e confusa, tanto che la turista, ospite di un ostello in viale Monza, dovrà essere risentita nelle prossime ore dai carabinieri della compagnia Duomo per chiarire bene l’accaduto, prima di poter prendere il suo volo per tornare a Londra, inizialmente previsto per domenica pomeriggio. A quanto pare gli abusi sarebbero avvenuti verso le 3,30, non si sa ancora se nel luogo in cui è stata ritrovata o nei paraggi, al termine di una serata movimentata. Inizialmente la donna ha cenato con un amico inglese in un ristorante sul Naviglio Grande per poi trasferirsi in un pub, sempre in zona.
Ma all’interno del locale qualcuno avrebbe sottratto alla turista il telefonino. I due sarebbero stati impegnati a lungo nelle ricerche dell'apparecchio, fino a quando l’uomo, annebbiato dai fumi dell’alcol, non avrebbe deciso di prendere un taxi e tornarsene in albergo, lasciando sola la signora, sempre più agitata. A questo punto, con ogni probabilità, qualcuno deve aver consigliato alla vittima di andare a cercare l’oggetto sparito nei giardini pubblici di via Conca del Naviglio.
L’aggressione da parte del branco
Non si sa se ciò che è accaduto immediatamente dopo sia stata una coincidenza oppure una trappola organizzata. Arrivata nei dintorni del parchetto, la donna si sarebbe imbattuta in un giovane che era lì insieme ad almeno quattro amici, tutti coetanei e probabilmente di origine nordafricana. Il ragazzo avrebbe spintonato la turista, trascinandola in un luogo appartato per abusare di lei mentre gli altri avrebbero assistito senza intervenire, anche se qualcuno di loro potrebbe averlo aiutato a tenere ferma la vittima.
L’inglese non ricorda più nulla di quello che è accaduto fino ai primi soccorsi: con ogni probabilità ha perso i sensi durante la violenza. Gli inquirenti ora cercano testimoni, visto che quella zona è molto animata il sabato: si esamineranno anche i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti. E poi ci sono quei graffi sul collo della presunta vittima, da cui gli esperti sperano di poter ricavare il Dna dell’aggressore.