Un terribile incidente nella notte ha mietuto una vittima sulla Statale 106 ionica, una strada a scorrimento veloce in Calabria, non nuova ad incidenti gravi e spesso mortali. Una Alfa Romeo ha impattato contro un motorino, uno scooter con a bordo un padre di 40 anni ed il figlio di 12. Nell'impatto l'uomo che guidava il ciclomotore ha perso la vita mentre il figlio adesso è in gravi condizioni. Nessun danno grave invece per le due persone a bordo della Giulietta bianca.
Una notte tragica
Erano circa le 24 quando tutto è successo sulla strada statale 106 ionica, come dicevamo, strada che da sempre miete vittime di incidenti stradali.
In territorio di Crotone, precisamente all'altezza della zona industriale e della ex Pertusola Sud, una Alfa Romeo modello Giulietta si è scontrata con uno scooter. Quattro persone coinvolte, due sul motorino e due sulla autovettura. Ad avere la peggio un uomo di 40 anni alla guida dello scooter. Si tratta di Vincenzo Perna, un quasi quarantunenne del posto morto a seguito del grave schianto. Suo figlio di 12 anni è rimasto gravemente ferito. Il giovane soccorso prontamente dal servizio 118 intervenuto sul posto con Polizia Stradale e Vigili del fuoco è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Catanzaro per via delle gravi ferite riportate. Per il padre invece nulla è stato possibile fare nonostante i tentativi del personale sanitario a bordo della autoambulanza del 118.
L'uomo sarebbe morto sul colpo, ucciso dal terribile impatto tra l'auto ed il suo ciclomotore. Sulla dinamica del sinistro gli inquirenti stanno valutando tutte le possibili cause. Dai primi rilievi sembra appurato che sia stata la Giulietta, i cui passeggeri sono usciti illesi dal sinistro, a tamponare lo scooter sul quale viaggiavano il povero Vincenzo Perna e suo figlio.
Troppe vittime su quella strada
La statale 106 è una arteria che attraversa 3 Regioni del Mezzogiorno, cioè Puglia, Basilicata e Calabria. Con il tragico epilogo dell'incidente di ieri notte torna in auge il discorso sulla pericolosità di questa strada. Diverse volte infatti la strada che per la maggior parte della sua estensione è a due sole corsie, una per senso di marcia, viene coinvolta in notizie di cronaca tragiche come quella di Vincenzo Perna.
Numerose sono le inchieste avviate e probabilmente mai concluse sulle evidenti carenze strutturali dell'arteria che si estende per 415 km, con cedimenti, avvallamenti e continue interruzioni. Tra l'altro sono numerosi anche gli studi e le indagini statistiche, sia di Automobile Club Italia (ACI) che dell'istituto nazionale di statistica, l'Istat, che hanno stabilito come la strada statale 106 ionica sia la strada più pericolosa d'Italia, ribattezzata "la strada della morte", nome che pare mai così azzeccato dopo il sinistro di questa notte.