"Mi ha già uccisa": Deborah Ballesio, 40 anni, aveva previsto la sua morte per mano dell'ex marito in un memoriale scritto di suo pugno dato in custodia all'amico Edorado Raspelli, giornalista e noto critico enogastronomico. Sabato sera, Domenico 'Mimmo' Massari, meccanico disoccupato di 54 anni, l'ha freddata a colpi di pistola. E' piombato nel ristorante karaoke del lido Aquario sul lungomare tra Savona e Vado Ligure dove Deborah che amava cantare era sul palco con altre persone e stava animando una festa estiva ed ha aperto il fuoco, uccidendola.

Sei colpi di di Smith & Wesson calibro 357, di cui tre hanno ferito altre persone. Poi è fuggito: ricercato in tutta Italia, domenica notte si è costituito nel carcere di Sanremo dichiarando sprezzante: "Non sono pentito di quanto ho fatto, mi dispiace solo per i feriti".

'Ti ricordi di me?', gli spari al karaoke, la fuga, la resa

"Ti ricordi di me? Finalmente ti ho trovata", gridando contro l'ex moglie queste parole, Domenico Massari, lucido e spietato, sabato sera, arrivato a piedi dalla spiaggia, ha fatto irruzione nel salone dello stabilimento dove sul palco davanti a centinaia di persone Deborah stava cantando e le ha sparato. La donna non ha avuto neanche il tempo di accennare una reazione, è morta sul colpo raggiunta al torace da tre proiettili.

La raffica di proiettili ha raggiunto anche tre persone in sala, tra le quali una bimba di tre anni e una ragazza incinta colpite di striscio, una donna di 55 anni centrata a una gamba.

Nel fuggi fuggi generale, ripreso dalle telecamere di sicurezza, l'omicida si è dileguato allontanandosi a piedi, inghiottito dalla spiaggia buia da cui era arrivato.

La sua fuga è durata 24 ore. Era scattata una caccia all'uomo in tutto il territorio nazionale. Ha scelto di costituirsi in modo tanto plateale quanto pericoloso: ha sparato in aria davanti al carcere di Sanremo tre colpi con la stessa pistola con cui aveva ucciso l'ex moglie. "Vi conosco, sono stato qui", ha detto agli agenti di polizia penitenziaria da cui si è lasciato ammanettare, visti i trascorsi da detenuto per le vicende coniugali.

Con sé aveva anche due coltelli e una cinquantina di proiettili.

Giannina Roatta, questore di Savona, ha detto che l'uomo, ricercato anche dalla Seconda divisione del Servizio centrale operativo della polizia di Stato coordinato da Alfredo Fabbrocini, aveva cercato in tutti i modi di far perdere le sue tracce. Agli inquirenti che ieri l'hanno interrogato per ore, Massari che deve rispondere di omicidio premeditato, tentato omicidio, lesioni aggravate dall'uso dell'arma, ricettazione della pistola rubata e porto illegale di armi, ha detto di aver ucciso per soldi e non per gelosia: l'ex moglie l'avrebbe lasciato sul lastrico, e lui avrebbe covato per anni un risentimento sfociato nel delitto volutamente 'scenografico'.

La vita di Deborah era stata già segnata da tragedie familiari: la morte della sorella Lorella in seguito a crisi depressive, poi quella del padre. Lascia la madre Flora e il fratello Gianni. E' prevista per oggi l'autopsia sul corpo della vittima.

'Io oggi forse sono morta', la tragica profezia di Deborah, 19 denunce non sono servite

Deborah aveva paura dell'ex marito e la sua morte, di fatto, era stata annunciata da tempo: le 19 denunce che lei aveva sporto non sono servite a fermarlo. Nel manoscritto di 150 pagine custodito a casa del celebre critico enogastronomico Edoardo Raspelli che Deborah Ballesio aveva conosciuto a una festa e con cui era amico da 15 anni condividendo l'amore per il canto, la donna ha raccontato una storia di abusi e un'escalation di violenza.

Inizialmente 'solo' verbale: tanto basta per scuoterla profondamente. Lei comincia a temere il marito, la mattina al risveglio spera che lui sia di buon umore e simula una tranquillità che non ha. "C’era già tutto della conclusione tragica della sua storia: lo sapeva lei come lo sapevo io", ha detto in lacrime Raspelli al Corriere della Sera. Proprio l'amico, le aveva suggerito di mettere nero su bianco il racconto della sua vita. E lei l'aveva fatto, predicendo il tragico finale.

Massari passa presto alla violenza fisica, finché Deborah, esausta ed atterrita, chiede la separazione. Il gesto non resta senza conseguenze: nel 2015 lui incendia il 'Follia', locale notturno di lap dance che lei ha appena aperto in Val Bormida, le brucia la casa in cui vive con la madre Flora e picchia entrambe.

Ma resta ustionato, va a farsi medicare e facilmente viene individuato dagli inquirenti. A quel punto, con arroganza, confessa: sostiene che l'ha fatto perché l'ex moglie gli ha rovinato la vita. Lui avrebbe in parte finanziato l'apertura del circolo privato restando senza soldi. Patteggia la condanna per stalking e danneggiamenti a seguito della separazione: sconta tre anni e due mesi di carcere. Anche da recluso non smette di minacciarla e le promette di fargliela pagare: In libertà dal 2018, per un anno tra lui e l'ex moglie non risulterebbero esserci più contatti, se non tramite avvocati. Deborah però continua ad avere paura. Anche alle amiche di recente dice: "Prima o poi, mi ucciderà". Prende lezioni di kickboxing, di recente il porto d'armi, diventa istruttrice di tiro. Strategie per salvarsi che purtroppo non sono servite.