"Avevo bevuto birra e sniffato cocaina". Il 37enne Rosario Greco, pregiudicato e figlio di un affiliato ai clan mafiosi locali, arrestato per omicidio stradale aggravato e risultato positivo all'alcol test, ha voluto 'anticipare' agli agenti i risultati delle analisi cui è stato sottoposto. Ha confessato che era in condizioni proibitive per mettersi alla guida. Eppure l'ha fatto lo scorso giovedì sera prima delle 21:00 quando a bordo di un Suv, una Jeep Renegade, ha travolto due cuginetti che erano seduti sull'uscio di casa di un vicino per giocare con i cellulari.

L'agghiacciante vicenda dall'esito tragico è accaduta a Vittoria, Comune alle porte di Ragusa. Dei due bambini, uno, Alessio D'Antonio di 12 anni, è morto sul colpo. All'altro, Simone, di 11 anni, sopravvissuto, non è stato possibile salvare le gambe.

Scena agghiacciante, cuginetti completamente falciati

Chi giovedì sera ha assistito alla scena, l'ha definita agghiacciante: i due bambini sono stati completamente falciati e le loro gambe tranciate dal Suv 'impazzito'. Un testimone ha raccontato di aver sentito due boati talmente forti da aver creduto che fosse esploso il gas e, una volta uscito fuori casa per capire cosa fosse successo, ha visto un bambino senza gambe in un bagno di sangue dopo essere stato trascinato per alcuni metri.

Quindi, un altro bambino in condizioni altrettanto sconvolgenti. Una telecamera di sicurezza sulla via ha ripreso tutta la scena. Rosario Greco, 37enne, figlio di Elio Greco, 're' degli imballaggi ortofrutticoli a Vittoria, ha precedenti penali per porto abusivo di armi e traffico di sostanze stupefacenti. Giovedì sera ha perso il controllo del mezzo lanciato a folle velocità dopo aver compiuto un'azzardata manovra di sorpasso all’incrocio con via IV Aprile, stretta strada del centro storico, fino a investire i due cuginetti 'colpevoli' di star giocando davanti alla porta di casa.

La madre di Alessio, che non ha più neanche lacrime, ha rivelato un particolare terribile: dopo il frastuono dello schianto, uscita di casa ha visto il figlio per terra. Sconvolta, ha cercato un telefonino per chiamare il 118: l'ha strappato dalle mani di un uomo che non conosceva: "Era l'assassino di mio figlio, ma io non lo sapevo".

I piccoli sono stati portati con urgenza all'ospedale Guzzardi di Vittoria dove Alessio è arrivato senza vita. Il bimbo innocente era morto sul colpo: i suoi funerali si svolgeranno domani, domenica 14 luglio, alle 10:30 nella chiesa di San Giovanni Battista e verranno celebrati dal vescovo di Ragusa, Carmelo Cuttitta. Simone è in condizioni gravissime: dopo cinque ore d'intervento ha subito l'amputazione delle gambe e ora si trova in rianimazione pediatrica al policlinico di Messina dove è stato trasportato in eliambulanza. "E' ancora in pericolo di vita", ha spiegato la direttrice dell'unità operativa di terapia intensiva neonatale dell'ospedale, Eloisa Gitto.

Il figlio del boss positivo all'alcol in auto con altri tre affiliati a cosche mafiose

Mentre si stava sottoponendo agli esami clinici nei laboratori dell'Asp, l'Azienda sanitaria provinciale di Ragusa, Greco ha detto di aver bevuto ed essersi drogato. Il referto medico ha poi confermato la presenza di un tasso alcolemico quattro volte superiore a quello consentito, mentre per l'esame tossicologico occorre aspettare ancora qualche giorno.

E' stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale aggravato da stato di ubriachezza, omissione di soccorso. Ma all'omicida la polizia contesta anche la detenzione di oggetti atti a offendere: nel Suv c’erano un manganello telescopico e una mazza da baseball.

Greco con le tre persone che erano con lui in auto, tutte conosciute alle forze dell'ordine perché legate alle cosche mafiose locali, era inizialmente fuggito a piedi. Dei pregiudicati, Angelo Ventura, figlio del capomafia di Vittoria, Giambattista, è stato condannato anche per aver minacciato il giornalista Paolo Borrometi. L'altro, Alfredo Sortino, ha vari precedenti penali, il terzo è Rosario Fiore. I tre poi si sono presentati spontaneamente in Questura mostrandosi 'collaborativi' nel ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e addebitando tutta la responsabilità dell'accaduto al guidatore. Hanno detto di essere fuggiti temendo di essere linciati da parenti e altre persone. Sono stati denunciati a piede libero per omissione di soccorso e favoreggiamento.

Dopo di loro si è costituto Greco, e per lui è scattato l'arresto. Al padre di Greco, Elio, il tribunale di Catania a gennaio ha sequestrato beni per circa 35 milioni di euro e in primavera è stato arrestato per il tentato omicidio di Raffaele Giudice.

Ora dovrà esserci l'udienza di convalida del fermo e l'interrogatorio di garanzia davanti al gip. L'auto è stata sottoposta a sequestro e saranno avviate le pratiche per la confisca. E' stato proclamato il lutto cittadino. Il Comune, sciolto per infiltrazioni mafiose e amministrato da tre commissari prefettizi, si costituirà parte civile. "Siamo in un lutto profondo, i responsabili devono marcire in galera", hanno detto i residenti sconvolti.