Continuano le ricerche di Claudio Valle, lo skipper di cui non si hanno più notizie dal pomeriggio di domenica scorsa, quando – verso le quattro – è caduto in acqua dalla sua barca a vela, mentre stava accompagnando per un giro sul lago di Garda due ipovedenti sessantenni. L’uomo, istruttore presso la Fraglia Vela di Desenzano, è scomparso mentre si trovava a circa un miglio di distanza dal porto di Moniga, in una zona in cui le acque sono profonde circa novanta metri. Valle, 65 anni, ormai da tempo si è dedicato ad iniziative sociali realizzate insieme a persone disabili: grazie ad alcune modifiche all’allestimento della propria imbarcazione è riuscito a rendere confortevoli le traversate anche per molti portatori di handicap.

Il racconto dei due ipovedenti, testimoni della tragedia

Il racconto delle due persone – un uomo e una donna – che erano con lui in quei momenti è drammatico e molto preciso. Durante l’escursione in barca a vela i testimoni hanno improvvisamente sentito un tonfo; poi hanno ascoltato delle grida, ripetute un paio di volte e sempre più lontane. Infine è calato il silenzio. L’ipovedente ha raccontato di aver inizialmente pensato che fosse accaduto qualcosa alla sua compagna di viaggio, ma poi ha capito che lo skipper non era più sull’imbarcazione. La prima mossa dei due è stata quella di afferrare e lanciare in acqua il giubbotto di salvataggio, che Valle era solito indossare, ma che quel giorno aveva messo da parte, forse per il gran caldo.

I soccorritori hanno ritrovato alcune ore dopo questo reperto, senza che vi fosse alcuna traccia del navigatore. Poi i due, rimasti da soli, hanno iniziato a cercare di attirare l’attenzione delle altre barche presenti, per ricevere aiuto, agitandosi finché due natanti di passaggio non sono intervenuti per prestare i primi soccorsi.

Le ipotesi sull’accaduto

Mentre i due ipovedenti sono stati accompagnati a riva sani e salvi, sono iniziate le operazioni di ricerca dello skipper scomparso nel nulla. Si sono immediatamente recate sul posto alcune motovedette della Guardia Costiera e contemporaneamente da Malpensa si è alzato in volo un elicottero dei vigili del fuoco per perlustrare il lago dall’alto.

Per facilitare il ritrovamento sono stati utilizzati anche i sonar dei sommozzatori ed un robot, il Rot, in dotazione ai pompieri. Ma tutti gli sforzi si sono rivelati infruttuosi: naturalmente con il passare delle ore si affievoliscono le poche speranze che lo skipper sia ancora vivo. Ci si interroga anche sulle cause dell’incidente: con ogni probabilità Valle ha avuto un malore prima di cadere o forse è stato sbalzato fuori da un’onda anomala. Non si esclude che possa essere stato colpito violentemente dalla stessa barca, mentre era già in acqua.