In un campo militare della città di Gheryan, in Libia, sono stati trovati tra le mani dei ribelli quattro missili statunitensi teoricamente venduti alla Francia. Il New York Times ha raccontato la vicenda, che ora pone al centro della scena la domanda di quanto Parigi sia coinvolta nella guerra in Libia. Qualsiasi sia la risposta, sembra però evidente che ciò che si era detto in Italia, e cioè che vi fosse proprio la Francia a sostenere la rivolta di Haftar, potrebbe non essere poi troppo distante dal vero.

Quattro missili venduti alla Francia erano nelle mani dei ribelli libici

La storia che il New York Times ha rivelato in esclusiva è destinata a far molto discutere. Sembra infatti certo che a Gheryan, a sud di Tripoli, in un campo delle milizie di Khalifa Haftar siano stati ritrovati quattro missili anticarro americani, venduti dagli Usa alla Francia. Questi sono missili Javelin di ultima generazione, e secondo il contratto statunitense possono essere venduti soltanto a patto che i compratori (in questo caso la Francia) non li cedano a terze persone, così da evitare che finiscano, appunto, nelle mani di nemici degli Usa.

Adesso però è evidente che simili armi fossero nelle mani di Haftar, e dunque di colui che sta cercando di far crollare il governo di Serraj, governo sostenuto da Onu e Italia in primis.

Nonostante la Francia nei mesi scorsi avesse respinto le accuse che la volevano impegnata in prima persona nel possibile sovvertimento della Libia, adesso questa potrebbe essere la prova che è coinvolta molto più da vicino nel conflitto, e dalla parte a noi avversa.

Le giustificazioni (poco convincenti) della Francia

Secondo il New York Times un consigliere del ministro della Difesa francese (rimasto però anonimo) avrebbe sì confermato che i missili erano proprio francesi, ma si sarebbe giustificato dicendo che erano danneggiati.

Per questo, non sarebbero stati utilizzati in combattimento e sarebbero poi stati portati in un deposito per essere distrutti.

Questa spiegazione non chiarisce però perché i missili si trovassero proprio in un campo della milizia di Haftar a Gheryan. Anche perché le forze speciali della Francia che in passato sono state sul territorio libico, sono state (teoricamente) solo in Cirenaica, nell'oriente della Libia e ben lontane da Gheryan, che è invece in Tripolitania.

Daniele Raineri, giornalista del Foglio, spiega quindi che, qualsiasi sia la spiegazione, la Francia ne esce sotto una cattiva ombra. Se infatti fossero missili un tempo appartenuti alle forze speciali che si trovavano altrove, non potevano essere lasciati nelle mani delle milizie di Haftar, altrimenti si tratterebbe di una violazione del contratto originale. E se invece non hanno violato il contratto, allora vuol dire che a Gheyran, il centro di comando di Haftar per attaccare Tripoli, ci sono anche le forze speciali francesi, e questo sarebbe ancor più grave.