Un nuovo caso di abusi da parte di un uomo di Chiesa è stato portato alla luce dai magistrati della procura di Roma, che hanno chiesto il rinvio a giudizio per padre Giovanni Salonia, appartenente all’Ordine dei cappuccini. Si tratta di uno dei più noti psicoterapeuti che operano in ambito ecclesiale in Italia. Ad accusarlo di violenza carnale sarebbe una suora, sulla quale, secondo i pm che stanno seguendo il caso, il sacerdote avrebbe infierito a lungo “per motivi abietti”.
Infatti, nel corso di una serie di sedute terapeutiche, che hanno avuto luogo tra il 2009 al 2013, l’uomo avrebbe obbligato la suora a subire e compiere atti inequivocabili, approfittando della doppia veste di religioso e psicoterapeuta.
Secondo quanto riporta Il Messaggero, l’incidente probatorio svoltosi nei mesi scorsi, avrebbe convinto gli inquirenti a mandare a processo don Salonia.
Il silenzio del Vaticano sulla vicenda
Mentre per la giustizia italiana la vicenda è ormai arrivata ad un punto di svolta, in Vaticano tutto tace. A quanto pare nei mesi scorsi un dossier sul sacerdote sarebbe giunto alla Congregazione per i Religiosi. In quel fascicolo le segnalazioni erano diverse: sarebbero addirittura tre le presunte vittime che accusano padre Giovanni Salonia per una serie di episodi risalenti a diversi anni fa. Ma l’esame di quelle carte sembra non aver mai portato ad alcun risultato concreto. Da tempo il cappuccino gode dell’appoggio dell’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice: due anni fa Papa Francesco era sul punto di nominare Salonia vescovo ausiliare del capoluogo siciliano, con il benestare dello stesso Lorefice, ma poi questa promozione era improvvisamente saltata.
All’epoca si era parlato di gravi informazioni sul sacerdote, fatte recapitare al pontefice, che lo avrebbero spinto a cambiare idea. In una lettera ai fedeli, Salonia spiegava di aver rinunciato volontariamente all’investitura per non creare problemi.
La difesa dell’avvocato
Dopo mesi di silenzio, la notizia del rinvio a giudizio fa riesplodere il caso, che molti dei rappresentanti della Chiesa in Sicilia avevano cercato di mettere a tacere, dopo mesi di polemiche.
Pier Paolo Dell’Anno, legale del sacerdote, si dice sicuro dell’innocenza del suo assistito ed è pronto a dimostrare l’infondatezza delle accuse. In particolare l’avvocato fa notare come sia trascorso molto tempo – più di quattro anni – tra i fatti imputati allo psicoterapeuta e la denuncia della suora. Inoltre la presunta vittima avrebbe taciuto a lungo sull’accaduto anche con i professionisti che l’hanno seguita negli anni successivi. Infine, il difensore sottolinea come la terapia portata avanti da padre Giovanni Salonia sia risultata efficace, come ammesso dalla stessa religiosa.