Quello tra J-Ax e Matteo Salvini non è mai stato un rapporto idilliaco, anzi, i due si punzecchiano, solitamente via social, da diversi anni, lanciandosi spesso e volentieri frecciatine neanche troppo velate.

L'ultimo episodio in tal senso si è verificato negli ultimi giorni, quando J-Ax ha deciso di intervenire a sostegno di Carola Rackete, nell'ambito della discussione mediatica sul caso Sea Watch 3.

Effetto boomerang: J-Ax difende Carola Rackete citando Salvini

Lo ha fatto via social, ma anche con un lungo discorso durante uno dei suoi ultimi concerti, che ha concluso addirittura utilizzando una citazione di Salvini di qualche anno fa, creando una sorta di effetto boomerang, emblematici in tal senso questi passaggi:

"Tutto quello che fecero i nazisti in Germania era considerato legale.

Quindi era giusto ? Sapete invece chi violava spesso la legge ? Ghandi, che è stato arrestato ben tredici volte, ma pure Nelson Mandela, che ha passato ben ventotto anni in carcere, oppure Martin Luther King [...]

'Alle leggi sbagliate bisogna disobbedire finché non cambiano, e in Italia ce ne sono tante.' Sapete chi ha scritto questa cosa su Twitter qualche anno fa? E' stato Matteo Salvini."

Salvini risponde a J-Ax dandogli del 'Radical Chic'

Gli animi si sono ulteriormente scaldati nelle ultime ore. Ieri Salvini ha infatti deciso di rispondere alla presa di posizione del rapper, cantante ed imprenditore milanese, ripubblicando sul suo profilo Twitter la notizia dell'intervento di J-Ax, commentandola con queste parole:

"Ma come si fa a paragonare Carola a Gandhi, Nelson Mandela e Martin Luther King???

Il caldo non fa bene ai radical chic".

La definizione di 'Radical Chic' non è andata giù all'ex socio in affari di Fedez, che ha risposto al vicepremier e ministro dell'Interno rispedendo al mittente le accuse, sottolineando come, secondo il suo punto di vista, tra i due il più 'Radical Chic' sarebbe proprio Salvini.

La durissima replica di J-Ax: 'Mantenuto dagli italiani da 20 anni'

J-Ax ha rivendicato la sua carriera, specificando di aver iniziato a lavorare all'età di 18 anni, queste le sue parole: "Io vengo dalla periferia milanese, sono figlio di una cassiera e ho iniziato a lavorare a diciotto anni, facendo musica di notte. A differenza di chi non ha lavorato un giorno solo in tutta la sua vita e viene mantenuto dagli italiani da vent'anni.

Chi è il radical chic fra noi due?".

A sostegno della sua tesi, l'artista milanese ha caricato su Twitter lo screenshoot di un articolo del Fatto Quotidiano, dal titolo: "Matteo Salvini, non è reato dire che non ha mai lavorato. Giudice archivia querela al Fatto Quotidiano".

Nel 2016 Salvini aveva infatti querelato un giornalista del quotidiano guidato da Marco Travaglio e Peter Gomez, che lo aveva descritto come un 'politico di professione'. Il giudice aveva però dato ragione al giornalista, non ravvisando elementi per reputare sensata la querela.

Nelle ore seguenti J-Ax ha ironizzato sullo scontro, dedicando una storia a quanto accaduto. "Ah, mi ero dimenticato di dirvi che ho litigato su Twitter con il Ministro dell'Interno", ha dichiarato il cantante, mimando il gesto delle virgolette al momento di pronunciare la parola 'Ministro'.