I tre parlamentari che vennero multati il 27 gennaio scorso, dopo essere saliti sulla nave Sea Watch 3, non ci stanno, e adesso si rivolgono alla Giunta per le autorizzazioni, l'organismo che decide se far valere l'immunità rispetto alle decisioni dell'autorità giudiziaria. I politici infatti, che sono Riccardo Magi di +Europa, Nicola Fratoianni di Leu e Stefania Prestigiacomo, quest'ultima di Forza Italia, chiedono a gran voce al Presidente della Camera, Roberto Fico, di essere assolti dal pagamento della multa, da loro è ritenuta illegittima.

La contestazione ai parlamentari

La Capitaneria di Porto, in sostanza, contesta ai tre parlamentari di essere saliti prima che alla nave fosse eseguita la "libera pratica". I parlamentari ritengono che sia stata violata una loro prerogativa, la quale sarebbe quindi strettamente legata al ruolo da loro ricoperto. Con la lettera, che porta la data del 13 giugno, i parlamentari a cui è stata comminata la sanzione chiedono che si riunisca subito la Giunta che decide in merito alle autorizzazioni. L'ultima parola spetterà quindi proprio alla Camera, che deciderà se concedere l'immunità oppure no. Come si ricorderà, i politici decisero di salire a bordo della nave anche per prendere atto delle condizioni di salute in cui si trovavano i 47 migranti salvati al largo delle coste africane.

Il gesto dei tre parlamentari non piacque neanche al vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che in quell'occasione dichiarò che facendo così i politici in questione stessero favorendo in un certo modo l'immigrazione clandestina. Furono ore davvero burrascose per la Politica italiana: la vicenda poi si risolse con lo sbarco dei richiedenti asilo sulle nostre coste, proprio a Lampedusa.

Riccardo Magi: 'Importante stabilire cosa sia reato'

L'esponente di +Europa, Riccardo Magi appunto, intervistato sulle pagine de Il Fatto Quotidiano, ha dichiarato che adesso è importante stabilire per bene che cosa sia reato e cosa invece non lo è. C'è anche da fare una precisazione, così come fatto anche dallo stesso parlamentare, e cioè che la multa che è stata fatta ai parlamentari non riguarda il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Infine, lo stesso Magi afferma che con questa iniziativa intrapresa da lui e dai suoi colleghi, si vuole affermare il diritto e il dovere dei parlamentari di svolgere tranquillamente il proprio ruolo. Sicuramente nelle prossime ore ci saranno ulteriori sviluppi su questa vicenda. Adesso, l'ultima parola, come già detto, spetterà alla Camera. E intanto gli avvocati di Carola Rackete chiedono risarcimenti per i recenti insulti sessisti nei confronti della capitana.