Drefgold, nome caldo della trap italiana, sotto contratto con la BHMG di Charlie Charles e Sfera Ebbasta, nonché figlioccio artistico di quest'ultimo, è stato arrestato il 23 agosto 2019 a Milano. L'arresto si è concretizzato in seguito al ritrovamento di 100 grammi di marijuana nella sua abitazione da parte delle forze dell'ordine. I poliziotti che hanno effettuato la perquisizione hanno inoltre rinvenuto 12.000 euro in contanti, una cifra che, secondo l'accusa, rappresenterebbe la prova lampante di un'attività di spaccio, tesi fermamente smentita dalla difesa.

L'udienza di convalida e le tesi contrapposte dell'accusa e della difesa

In data di ieri si è tenuta presso il Tribunale di Milano l'udienza di convalida del fermo, alla fine della quale è stata confessa la libertà provvisoria al trapper bolognese, in attesa del processo, la cui prima udienza è stata fissato per settembre. Nel frattempo per il cantante ci sarà soltanto l'obbligo di firma.

Secondo l'accusa il denaro rinvenuto nell'abitazione milanese dell'artista rappresenterebbe un'evidente prova dell'attività di spaccio, questa la tesi esposta dal Pubblico Ministero Letizia Mocciaro. Di tutt'altro avviso il legale di Drefgold, che, facendo riferimento all'etto di marijuana trovato nell'abitazione del suo assistito, ha parlato semplicemente di uso personale.

Altrettanto netta la difesa in merito ai dodicimila euro in contanti rinvenuti nell'abitazione: "Come dimostrano i contratti che abbiamo depositato – ha spiegato Niccoló Vecchioni, legale di Drefgold – il ragazzo è retribuito molto bene per il suo lavoro in ambito musicale, di certo non ha alcuna necessità di vendere cannabis".

La decisione è affidata al giudice Sandro Saba, che al momento ha mantenuto l'accusa di spaccio, la prima udienza è prevista a due settimane da oggi.

Le modalità dell'arresto: il continuo via vai che ha insospettito gli agenti

Gli agenti hanno deciso di perquisire casa di Drefgold dopo essere stati allertati da alcuni vicini del ragazzo, preoccupati dalla presenza numerosi giovani sotto l'abitazione, che, stando alle testimonianze, sarebbero stati 'eccessivamente rumorosi'.

Ad insospettire i poliziotti del Commissariato di Rho, capitanati dal dirigente Maria Antonietta Scarinci, il continuo via vai di persone dalla casa del trapper.

Gli agenti hanno quindi deciso di appostarsi sotto al palazzo in questione, sito in zona Pero (MI), bloccando poi l'artista mentre si apprestava a lasciare la sua abitazione. Il trapper, al momento incensurato, era stato pizzicato con dei derivati della cannabis anche iI mese scorso, quando era stato sorpreso nei camerini di un festival con 8 grammi di fumo.