E' giallo a Vergato, piccolo comune della provincia di Bologna, non lontano dal confine modenese. Consolato Ingenuo, operaio 42enne originario di San Nicola da Crissa (Vibo Valentia), ma da anni residente in Emilia, è stato ritrovato morto in una scarpata, non lontano dalla strada provinciale. L'uomo aveva fatto perdere le sue tracce lunedì. Prima di sparire aveva discusso animatamente in un bar del paese.

La scomparsa

Consolato Ingenuo viveva nella frazione Amore di Vergato e, da qualche tempo, era separato. Ogni sera, però, telefonava all'ex moglie per salutare la figlioletta.

Così, quando lunedì la donna non ha ricevuto la solita chiamata si è preoccupata e ha provato a ricontattare l'ex consorte. Non riuscendo ad ottenere risposta, martedì mattina, si è poi recata dai carabinieri per sporgere denuncia. Trascorse le canoniche 24 ore, le forze dell'ordine, hanno messo in moto la macchina delle ricerche (coinvolgendo, come da protocollo, i vigili del fuoco e gli uomini del soccorso alpino) e avviato un'indagine (coordinata dal pm Bruno Fedeli).

I militari hanno quindi provveduto a ricostruire le ultime ore di Consolato e, ascoltando alcuni conoscenti dell'operaio, hanno scoperto che l'uomo, lunedì, ha trascorso le prime ore della serata in un bar di Cereglio (altra frazione del comune di Vergato) in compagnia di un amico di nazionalità romena e di un italiano, un quarantenne residente in paese (in località Tolè).

I tre, dopo aver bevuto, hanno avuto un'animata discussione e, come testimoniato dalle videocamere di sorveglianza del bar Falco d’oro, Ingenuo avrebbe sferrato un pugno al quarantenne italiano. Poi, si è allontanato e nessuno lo ha più visto né sentito.

Il ritrovamento

Le squadre di soccorso hanno cercato Consolato Ingenuo per ore e ore.

Poi, nel pomeriggio di ieri, mercoledì 31 luglio, la svolta: intorno alle 16 il corpo senza vita dell'operaio è stato rinvenuto tra i rovi in una scarpata di Cereglio, prima del bivio per Tolé, non lontano dalla strada provinciale che da Vergato porta a Zocca (nel modenese).

Sul posto sono giunti subito i carabinieri, accompagnati dalla squadra Scientifica, dal medico legale e dal pm di turno, Bruno Fedeli.

Sul corpo di Consolato sono trovate numerose escoriazioni, ma non segni evidenti di violenza o ferite d'arma da taglio o da fuoco. Un primo esame, comunque, non ha escluso che il decesso possa essere stato causato da un trauma cranico. I militari della Compagnia di Vergato e del Nucleo investigativo del comando provinciale, nelle scorse ore, hanno ascoltato a lungo gli amici dell'operaio ed anche alcuni stranieri residenti in zona. Oggi, invece, verranno effettuati ulteriori accertamenti sulla vittima. Tra le piste più accreditate dagli inquirenti, al momento, c'è l'omicidio.