Un centinaio di uomini sono impegnati, in una vasta area a ridosso delle colline piacentine, nella ricerca di Elisa Pomarelli, 28 anni, e del suo amico Massimo Sebastiani di cui non si hanno più notizie da domenica scorsa. Nelle ultime ore hanno partecipato alle battute nei boschi intorno a Sariano di Gropparello anche alcuni amici della scomparsa. Insieme a loro Debora, la sorella di Elisa, che ha dichiarato al Corriere della Sera di essere convinta che la giovane non sia stata uccisa, ma sequestrata dal tornitore 45enne che è di casa in quelle zone impervie.

La ragione sarebbe da ricercare nello strano rapporto tra i due che si conoscevano da tre anni: con ogni probabilità Massimo si era invaghito della ragazza che, invece, lo considerava solamente un amico. Gli inquirenti sono convinti che Sebastiani si nasconda in un rifugio segreto, una sorta di bunker che avrebbe realizzato lui stesso.

Il bunker costruito da Massimo nei boschi

Alcuni conoscenti di Massimo hanno riferito ai carabinieri che in diverse occasioni il tornitore avrebbe parlato loro di questo bunker nascosto tra i boschi che aveva costruito negli ultimi tempi. Del resto il 45enne era conosciuto proprio per la sua abitudine di trascorrere molto tempo da solo in quelle zone impervie, d'estate e d'inverno, riuscendo ad adattarsi perfettamente a quell’ambiente così poco accogliente.

Ed era stata proprio la comune passione per la natura a far avvicinare i due. “Tra di loro c’era una bella amicizia e nient’altro – precisa al Corriere della Sera Debora, la sorella della 28 enne – che io sappia, non hanno mai litigato, anche perché Massimo l’assecondava continuamente, probabilmente perché innamorato”. Secondo i conoscenti della ragazza, nell’ultimo periodo l’uomo sembrava quasi ossessionato dall’amica che era ormai diventata la sua unica ragione di vita.

Inoltre qualche testimone ha ricordato anche come Sebastani parlasse della giovane scomparsa chiamandola “la mia fidanzata”. Chi indaga sulla vicenda continua a scavare nella vita dei due per cercare di comprendere meglio questo complesso rapporto che potrebbe spiegare quanto accaduto.

Gli esami sull’automobile di Sebastiani

Nessuno ha più visto Elisa da quando, domenica, ha pranzato con Massimo al ristorante Il Lupo a Ciriano di Carpaneto; mentre sono numerose le segnalazioni sul 45enne, che si è comportato normalmente per tutto il resto della giornata – andando al bar, a trovare un amico e perfino a cena con un’altra donna – per poi sparire dopo la mezzanotte, quando è stato riconosciuto da una testimone mentre si muoveva a piedi sul ciglio della strada che costeggia i boschi, portando con sé uno zainetto ed una felpa.

Invece l’automobile di Sebastiani, una Honda Civic grigia, è stata trovata davanti alla sua casa: adesso è a disposizione del Ris di Parma che sta compiendo su di essa una serie accertamenti tecnici approfonditi. Inoltre gli inquirenti stanno cercando di ricostruire tutti gli ultimi movimenti della vettura, utilizzando anche i filmati delle videocamere di sorveglianza ed i racconti di chi l’ha notata. E poi c’è quell’ultimo particolare inquietante che ha portato in questi giorni i sommozzatori a perlustrare i numerosi laghetti e corsi d’acqua della zona, per trovare qualche traccia di Elisa: prima di recarsi al bar, Massimo sarebbe stato visto girare a petto nudo con i vestiti bagnati. Fino a questo momento, però, le ricerche non hanno dato nessun riscontro.