L’hanno ritrovato i vicini di casa nella tarda mattinata di domenica: il corpo, ormai privo di vita, era disteso in giardino. Con ogni probabilità Roberto Sacchet, 29 anni, è morto dopo essere precipitato dalla terrazza sulla mansarda al secondo piano della villetta in cui viveva, in via Nogaredo all’Infernetto, quartiere fuori dal Raccordo anulare, nella zona sud di Roma.
Secondo un primo esame del medico legale, il decesso sarebbe compatibile con una caduta dall’alto, che avrebbe provocato gravi lesioni al ragazzo. L'abitazione in quel momento non era vuota: al suo interno dormiva su un divano un amico del defunto, romano e incensurato, che però non si sarebbe accorto di nulla.
“Abbiamo cenato insieme, bevendo una bottiglia e mezzo di vino Falanghina – avrebbe raccontato l’uomo ai poliziotti, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera – mi sono addormentato verso l’una e mezza del mattino; pensavo che Roberto fosse andato via, per recarsi dalla fidanzata con cui aveva litigato”. Gli agenti, che l’hanno trovato sull’uscio di casa, pronto a lasciare la residenza, ora stanno vagliando la sua posizione: nel frattempo gli hanno sequestrato l'automobile, insieme a quella della vittima, per compiere accertamenti.
Gli inquirenti al momento non escludono nessuna ipotesi
Resta il mistero su quel volo mortale di circa 10 metri: gli inquirenti esprimono dubbi sulla possibilità che possa trattarsi di un caso di suicidio.
Infatti alcune ferite sul braccio e su una coscia di Roberto sembrerebbero dimostrare che il giovane abbia tentato disperatamente di aggrapparsi alla ringhiera prima di cadere nel vuoto. Comunque la polizia al momento segue tutte le piste: la vittima potrebbe aver anche lottato con qualcuno che poi lo avrebbe spinto di sotto dalla terrazza.
Tuttavia sul corpo non sono stati trovati altri segni di colluttazione.
In casa c'erano solo i resti della cena in cucina, che confermerebbero la versione dell’amico, al momento l'unico indagato, ma si tratta di un atto formale per consentire il sequestro della sua vettura, che in queste ore viene esaminata dagli uomini della scientifica insieme a quella dello stesso Sacchet.
Si indagherà pure sui tabulati telefonici dei cellulari dei due. Altre importanti informazioni, che potrebbero chiarire la dinamica dei fatti, sono attese dall’autopsia che sarà eseguita nelle prossime ore.
Il misterioso episodio del cantiere
Un’altra ipotesi, che al momento gli inquirenti non escludono, è quella dell’incidente. Al suo ritorno a casa Roberto potrebbe essersi arrampicato fino alla terrazza, perché rimasto senza chiavi, per poi scivolare nel vuoto nel tentativo di raggiungere l’unico varco accessibile. Infatti tutte le porte e le finestre della villetta erano chiuse, tranne quella della sua camera, in mansarda. Gli amici, accorsi sul posto, hanno descritto il giovane come “un pezzo di pane”, anche se negli ultimi tempi “aveva preso una stradaccia”; inoltre hanno raccontato che nei prossimi giorni sarebbe dovuto partire in vacanza con il giovane che adesso è indagato.
Infine c’è un episodio misterioso, ricordato da molti: diversi anni fa Sacchet era caduto nel vuoto, in circostanze mai chiarite, mentre si trovava in un cantiere, sempre all'Infernetto. Non si è mai saputo cosa stesse facendo in quel luogo.