Venerdì pomeriggio una ragazzina si aggirava piangendo, con l’aria sconvolta, a due passi dall’ingresso della stazione della metro A Flaminio, nei pressi di Villa Borghese a Roma. Subito l’adolescente è stata soccorsa da alcuni passanti che hanno avvisato le forze dell’ordine: la giovane ha raccontato di avere subito una violenza carnale da parte di un uomo incontrato poco prima. La vicenda è stata descritta dal quotidiano 'Il Messaggero': la vittima sarebbe una ragazza italo-tedesca di soli 14 anni. Si sa invece poco del suo aguzzino che l’avrebbe invitata a passare del tempo insieme in un locale in Campo de’ Fiori: una volta arrivati nel bar, le avrebbe fatto bere alcolici per farla ubriacare, in modo tale che non potesse più opporre nessuna resistenza al momento degli abusi.
Le indagini proseguono, anche se tra mille difficoltà
La ragazza è stata accompagnata al pronto soccorso del Policlinico Umberto I, dove è accorsa anche la madre, insieme ad alcuni funzionari dell’ambasciata tedesca. Nell’ospedale la giovane è stata seguita anche da una psicologa che le è rimasta accanto fino a tarda notte. Nel frattempo gli inquirenti hanno cercato di ricostruire l’episodio, di cui si sa ancora molto poco. A quanto pare gli uomini del commissariato Villa Glori insieme ai colleghi della IV Sezione della Squadra Mobile, che si occupa dei reati contro i minori, hanno avuto non poche difficoltà a raccogliere la testimonianza della quattordicenne, ancora sotto shock per l’accaduto.
Tuttavia la sua versione è giudicata dagli inquirenti attendibile, anche se molte delle circostanze descritte sono ancora tutte da verificare.
L’incontro con uno sconosciuto a Campo de’ Fiori
La giovane si trovava a Campo de’ Fiori, quando – durante la sua passeggiata – sarebbe stata avvicinata da un uomo che le avrebbe offerto da bere.
Ma l’alcool avrebbe subito fatto effetto. Al momento non si esclude che le bevande offerte alla ragazza fossero state corrette con le benzodiazepine, la cosiddetta “droga dello stupro”, in grado di allentare i freni inibitori di chi l'assume. Non è stato chiarito se la violenza sia avvenuta nei dintorni del bar in cui i due si erano fermati o se l’aguzzino si sia offerto di accompagnare la vittima a casa, per poi invece appartarsi con lei, probabilmente nel parco di Villa Borghese.
Di certo la protagonista di questa storia è riuscita in qualche modo a raggiungere il Flaminio per chiedere aiuto. Va sottolineato come l’aver fatto bere la destinataria degli alcolici prima delle violenze rappresenti un’aggravante di cui i giudici dovranno comunque tener conto. Nel frattempo continua la ricerca del bar in cui sarebbe avvenuta la scena, di cui però la vittima non ricorda il nome.