Come in una discarica, nell'habitat di un accumulatore seriale, ma forse anche peggio, perché sporco e incompatibile con una minima qualità della vita: all'uscita dalla cascina di Massimo Sebastiani, la nota criminolga Roberta Bruzzone era sconcertata. Le è sembrato di trovarsi in un film dell'orrore.
Con i carabinieri dei Ris di Parma, ieri ha svolto un sopralluogo nel podere di Campogrande di Carpaneto, in provincia di Piacenza, dove fino a nove giorni fa viveva l'operaio 45enne indagato e ricercato per omicidio e occultamento di cadavere. Il sospetto degli inquirenti è che abbia ucciso l'amica 28 enne Elisa Pomarelli, scomparsa con lui il 25 agosto dopo un pranzo in una trattoria poco distante, e si nasconda nei boschi del territorio che conosce bene.
Finora le ricerche non hanno dato esito. L'alternativa è che possa essersi suicidato.
Bruzzone, scenario da soggetto psichiatrico
"Un soggetto del genere è in grado di fare qualsiasi cosa": al termine della perlustrazione, Roberta Bruzzone ha detto senza mezzi termini che ci sono serie ragioni per essere molto preoccupati. Ieri, la psicologa forense e criminolga ha trascorso con i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche sette ore nella casa di Campogrande di Carpaneto. Bruzzone è stata nominata consulente di parte dal difensore di Sebastiani, Mauro Pontini. Ma erano presenti anche i legali della famiglia della 28enne, gli avvocati Paolo Lentini e Alida Liardo.
I carabinieri hanno trovato nell'auto di Sebastiani, un'Honda Civic che l'uomo ha abbandonato nel cortile di casa la sera del 25 agosto prima di scomparire, tracce di Elisa: sarebbero biologiche, non ematiche.
E ieri gli investigatori ne cercavano altre. Nel pollaio, sono stati trovati residui di cenere e combustione che avvalorebbero l'ipotesi più terribile: che l'uomo abbia ucciso l'amica perché non corrispondeva i suoi sentimenti, per poi occultarne se non distruggerne il corpo. Se una casa può essere letta come lo specchio della mente di chi la abita, "dopo questo sopralluogo, le preoccupazioni per le sorti di questa ragazza diventano altissime", ha detto Bruzzone.
L'ambiente che ha scoperto è allarmante, la ha obbligata a fare qualche considerazione psichiatrica: l'uomo che abita in quella casa è un accumulatore seriale, ma lo scenario visto "te lo aspetti da schizofrenici" ha detto Bruzzone, riferendosi quindi a soggetti psichiatrici non in grado di badare a sé stessi. Frasi che a qualcuno sono parse un'anticipazione di una futura linea difensiva.
Un quadro sconvolgente secondo l'esperta che non si aspettava di trovare "una situazione così grave da una persona che pare avesse una minima vita sociale".
Ipotesi su un possibile crimine e sulla fuga
Secondo la psicologa forense, è difficile pensare che Elisa possa aver messo piede in quella casa in condizioni igienico-sanitarie da brividi, e stazionare anche solo per un caffé, tra oggetti abbandonati, rifiuti, stanze gremite nelle quali è difficile camminare. Forse la donna è stata attirata nella cascina con la lusinga, per lei amante della natura e degli animali, di ricevere in dono uova fresche. Forse, ipotizza Bruzzone, tra i due c'è stata una resa dei conti domenica 25 agosto in trattoria, quando lei potrebbe avergli ribadito di non amarlo mandando all'aria i piani di lui: "Non si può escludere un delitto d'impeto o preterintenzionale".
Sulla sparizione dell'uomo poi, il quadro d'insieme farebbe pensare più a una 'fuga dissociativa' dovuta alla vergogna per ciò che può aver commesso, che invece a una sfida narcisistica di chi crede che non sarà mai catturato. I Ris nell'abitazione hanno sequestrato numerosi reperti e prelevato decine di campioni: solo i risultati delle analisi potranno indicarne la rilevanza.
Riunione in Prefettura, pericoloso ma non come 'Igor il russo'
Ieri si è svolta una riunione in Prefettura tra carabinieri e soccorritori per decidere come continuare le ricerche. Erano state infatte sospese quelle dei 150 volontari nel timore che il ricercato fosse armato o pericoloso perché in stato mentale alterato.
E' stato deciso che da stamattina ricominceranno le perlustrazioni: squadre di volontari potranno muoversi nel territorio con unità cinofile accompagnate dai carabinieri, come chiarito dal colonnello Michele Piras.
Il prefetto, Maurizio Falco, ha detto che si tratta di un soggetto che conosce i boschi, sa viverci e rendersi autosufficiente, però sarebbe sbagliato descriverlo come un' Rambo' o un soggetto di alto profilo criminale tipo 'Igor il russo': tali accostamnenti sono del tutto irrealistici, e la popolazione non correrebbe alcun pericolo. Ad amici e conoscenti, l'uomo in fuga aveva parlato di un bunker che voleva costruirsi nei boschi e l'altro giorno cani molecolari hanno trovato tracce di un giaciglio dove potrebbe aver dormito. Le ricerche pertanto, continuano nella zona di Sariano di Gropparello dove ci sono maggiori riscontri di una sua probabile presenza.