Dovevano entrare, dovevano iniziare a vivere in quell'alloggio popolare nella periferia est di Roma, a Tor Bella Monaca. Invece niente. Una famiglia di rom è stata letteralmente interdetta dai residenti, nonostante avesse il diritto di vivere in quell'alloggio. Un episodio che certo non aiuta Tor Bella Monaca a risalire la china in termini di visibilità. Il quartiere balza spesso agli onori delle cronache per episodi di criminalità, ma è anche un posto pieno di vita e desiderio di migliorare. A Tor Bella Monaca c'è vita, ci sono famiglie giovani, ma c'è anche delinquenza, è indiscutibile.
Come fare per eliminare queste tracce di scarso rispetto delle norme? Bella domanda. Adesso una famiglia assegnataria di un alloggio popolare proprio in tale quartiere dovrà probabilmente trovare altri lidi.
Carabinieri in via Santa Rita da Cascia
Minacce e offese verso quel nucleo familiare che aveva pieno diritto di entrare, in base alle graduatorie Ater. Insulti provenienti da diverse persone che vivono in appartamenti dei grigi palazzoni di via Santa Rita da Cascia, periferia est di Roma, zona non certo 'facile'. L'episodio risale allo scorso 19 settembre. Una donna anziana e i suoi tre figli si sono presentati davanti alla porta dell'alloggio popolare insieme al funzionario dell'Ater ma sono stati letteralmente travolti da offese pazzesche, insulti ed improperi che hanno reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine.
I carabinieri della locale stazione di Roma Tor Bella Monaca si sono dunque precipitati al civico 30 di viale Santa Rita da Cascia.
La denuncia della famiglia rom a Roma
La famiglia rom ha riferito alle forze dell'ordine che gli insulti sono provenuti da un drappello di persone che li hanno invitati a defilarsi subito. Sia i nomadi che il funzionario Ater, atterriti, si sono chiusi nell'alloggio popolare ed hanno chiamato il 112.
Quando i carabinieri sono arrivati non c'era nessuno dei contestatori, tutti si erano allontanati per evitare grane. Il nucleo familiare nomade ha immediatamente sporto denuncia nella locale caserma in via Domenico Parasacchi. La più anziana della famiglia ha manifestato la sua volontà di farsi assegnare un'altra casa, non vuole vivere in quel posto, dove sarebbe quasi sicuramente offesa e intimorita quotidianamente dai suoi vicini di casa.
Le parole del presidente dell'Ater
Quello che è accaduto lo scorso 19 settembre a Tor Bella Monaca è uno degli episodi che fanno male al quartiere, una zona della Capitale con grande potenzialità ma che ha anche molti 'vulnus', come quelli della criminalità e dello spaccio. Fatto sta che l'episodio è stato demonizzato anche del presidente dell'Ater Andrea Napoletano, il quale ha asserito, riferendosi alla famiglia rom offesa e allontanata: "Studieremo con loro soluzioni alternative".