A Barcellona è stato di massimo allarme in vista della grande manifestazione contro le condanne ai leader politici indipendentisiti che inizierà alle 17:00. Il 'Clasico' tra Barcellona e Real Madrid, match in programma il 26 ottobre e tra i più importanti dell'intero Globo, è stato rinviato a data da destinarsi per motivi di ordine pubblico. Oggi chiusa la Sagrada Familia. Potrebbe subire possibili disagi anche l'aeroporto internazionale 'El Prat' di Barcellona: al momento si contano già 46 voli cancellati e non si esclude che, nelle prossime ore, tale numero possa aumentare.

I manifestanti hanno bloccato anche la frontiera con la Francia in entrambi i sensi di marcia. Le proteste, giunte al quinto giorno, sono scoppiate dopo le condanne inflitte nei giorni scorsi ai leader indipendentisti. Oggi in tutta la Catalogna è giorno di sciopero generale: il quarto legato alla questione indipendenza negli ultimi due anni.

Migliaia di persone partite da tutta la Catalogna sono in marcia verso Barcellona

Sono migliaia le persone che da questa mattina marciano verso Barcellona per partecipare alla manifestazione delle 17:00. E l'allerta scontri è altissima: nella notte, infatti, gruppi di indipendentisti hanno avuto violenti scontri con la polizia spagnola: il bilancio, secondo 'El Pais', è di 18 feriti e almeno 19 arresti.

I manifestanti hanno eretto barricate nelle strade e hanno spaccato molte vetrine di negozi. Ad aggiungere altra tensione ci ha pensato il Presidente della Catalogna Quim Torra, che nella giornata di ieri ha manifestato l'intenzione di voler indire un nuovo referendum sull'indipendenza entro i prossimi due anni. E poco importa se tale proposta non ha trovato l'appoggio unanime di tutti gli indipendentisti: l'aver espresso la volontà di indire un nuovo referendum suona come il lancio di una nuova, fortissima sfida al governo centrale di Madrid.

Dopo l'ennesimo mandato di arresto, Puigdemont si costituisce alle autorità belghe, rilasciato dopo poche ore

Nella giornata di oggi, che si prospetta ad alta tensione in tutta la Catalogna, Carles Puigdemont (l'ex Premier Catalano sul quale pendono diversi mandati di arresto in seguito all'indizione del referendum per l'indipendenza dell'ottobre del 2017) ha deciso a sorpresa di presentarsi di fronte alle autorità del Belgio, nazione nella quale si rifugiò per sfuggire alla giustizia spagnola, con i suoi legali.

Puigdemont ha ribadito la sua volontà di non essere estradato in Spagna e di voler seguire l'iter legale regolarmente. Per questo motivo è stato lasciato andare dopo poche ore, come egli stesso ha dichiarato: "Sono stato rilasciato senza cauzione; ho la possibilità di lasciare il Belgio con l'autorizzazione di un giudice". Tuttavia Puigdemont dovrà rimanere disponibile per rispondere a ogni eventuale convocazione delle autorità.