"Non sapevo che nello zaino c'erano 70 mila euro". Anastasia Kylemnyk, fidanzata di Luca Sacchi, il personal trainer 24enne ucciso un mese e mezzo fa davanti ad un pub dell'Appio Latino a Roma, è comparsa davanti al gip Costantino De Robbio. La giovane baby sitter di origine ucraina si è dichiarata assolutamente estranea alla vicenda e ha affrontato l'interrogatorio di garanzia assistita dal suo legale, l'avvocato Giuseppe Cincioni.

'Non sapevo dei soldi'

Stamattina alle 11 in punto, Anastasiya Kylemnik ha raggiunto il quinto piano del tribunale ed ha fatto il suo ingresso nella stanza del magistrato.

La giovane è arrivata in Piazzale Clodio con occhiali da sole ed il berretto rosa, ma i suoi tentativi di passare inosservata sono stati vani: la ragazza non ha potuto schivare i numerosi cronisti ed operatori tv presenti.

La 25enne è stata chiamata a rispondere alle accuse di tentativo di acquisto di droga e da venerdì 29 novembre risulta sottoposta all'obbligo di firma giornaliero presso i carabinieri. Anastasaya non ha fatto scena muta come gli altri indagati (Valerio Del Grosso, Paolo Pirino, Giovanni Princi e Marcello De Propris) e davanti al gip De Robbio ha ribadito più volte di non c'entrare nulla con quanto accaduto la sera dello scorso 23 ottobre di fronte al John Cabot Pub. "Non sapevo che nello zaino c'erano 70 mila euro: mi trovavo davanti al locale con Luca come, in passato, era capitato altre mille volte", ha precisato.

Poi ha dichiarato che lei ed il fidanzato sono assolutamente estranei alla vicenda. Parlando di Giovanni Princi, ha anche precisato che fino a quella sera si era dimostrato un carissimo amico di Luca.

L'interrogatorio di garanzia di Anastasiya è durato circa mezz'ora e non è stato facile. La giovane, visibilmente provata e scossa, più volte, si è messa a piangere ed è stata costretta ad interrompersi.

L'Avvocato Giuseppe Cincioni, al termine dell'incontro, ha sottolineato che il comportamento tenuto dalla sua assistita (che si è detta ferita dalle accuse mosse nei suoi confronti) ha dimostrato la sua estraneità sull'ipotizzato traffico di stupefacenti.

L'omicidio di Luca Sacchi

Luca Sacchi è stato ucciso da un colpo di pistola alla testa la sera del 23 ottobre alla periferia di Roma.

In un primo momento, gli inquirenti ipotizzarono una rapina finita nel sangue, ma presto le indagini rivelarono un'altra verità: il giovane e la fidanzata sono risultati coinvolti nell'acquisto di una partita di droga. Per la morte del personal trainer sono stati arrestati, pochi giorni dopo, Paolo Pirino e Valerio Del Grosso.

E proprio ieri, i due killer - attualmente rinchiusi nel carcere di Regina Coeli - sono comparsi davanti al Gip insieme a Marcello De Propris (accusato di concorso in omicidio in quanto si sospetta che abbia fornito l'arma a Del Grosso) e Giovanni Princi. L'ex compagno di liceo di Luca, la sera dell'omicidio, avrebbe contattato degli spacciatori per l'acquisto degli stupefacenti.

Come già accennato, nessuno di loro ha voluto rilasciare dichiarazioni utili alle indagini. Solo Del Grosso ha voluto sottolineare che non intendeva uccidere: "Prima di quel giorno - ha precisato- non ho mai avuto una pistola tra le mani.