Bere troppo e finire in coma etilico a soli dodici anni. È quanto accaduto ad una giovanissima di Rovigo la notte di Capodanno. La minore, ricoverata in ospedale, ha rischiato di morire. Purtroppo, non è stato l'unico caso. Anche un ragazzo di vent'anni, dopo aver alzato il gomito, è stato salvato dagli operatori del 118, mentre altri due minorenni hanno iniziato il 2020 al Pronto Soccorso.

In coma etilico a 12 anni

Fa riflettere quanto accaduto in Polesine la notte di San Silvestro. Una dodicenne ha deciso di festeggiare l'arrivo del nuovo anno bevendo alcolici e, a dispetto della sua giovanissima età, non si è limitata ad assaggiare un goccio di spumante, giusto per brindare, ma ha ingerito talmente tanto alcol da sentirsi male e perdere i sensi.

Una "bravata" che poteva costarle la vita: senza il tempestivo intervento dei soccorritori del 118 (che in pochi minuti l'hanno accompagnata all'ospedale di Rovigo, infatti, poteva morire per le conseguenze di un'’intossicazione da etanolo.

I medici del Suem, a lungo, l’hanno monitorata per scongiurare la possibilità che morisse per un arresto cardiaco o soffocata dal suo stesso vomito. Nel corso della notte, però, fortunatamente, la bimba (assistita dai genitori, sconvolti per l'accaduto) si è ripresa: le sue condizioni sono gradualmente migliorate e, ora, è fuori pericolo. Per via della minore età della ricoverata non è dato sapere dove e con chi la ragazzina abbia bevuto.

Tanti ragazzi hanno festeggiato bevendo troppo

La dodicenne non è stata la sola ad aver alzato il gomito a Capodanno. Sempre a Rovigo, nelle stesse ore, anche un ragazzo di vent'anni è finito in coma etilico. Anche in questo caso, però, il personale medico sanitario è intervenuto tempestivamente evitando il peggio. Due minorenni, invece, sono stati accompagnati al Pronto Soccorso.

Per loro, non è stato necessario il ricovero in reparto: dopo essere stati monitorati per qualche ora, sono ritornati a casa, accompagnati dai genitori.

In Polesine, mai come in questi anni, si era manifestato con tanta chiarezza il problema dell'abuso di alcol tra i giovani ed i giovanissimi. Nel dicembre 2016, Livio Ferrari della lista civica ‘Coscienza Comune’, aveva voluto portare il fenomeno all'attenzione del consiglio comunale sottolineando che gli adolescenti sono tra i soggetti i più vulnerabili ai numerosi rischi associati al consumo smodato di bevande alcoliche.

"Il vizio del bere - aveva spiegato - pur essendo percepito come un tramite per essere accettati all'interno di un gruppo, può degenerare in fenomeni di irresponsabilità e anche divenire causa di implicazioni gravi dal punto di vista psico-sociale e sanitario":