Seungri, ex membro della boy-band coreanaBig Bang, è stato formalmente accusato di traffico sessuale e gioco d’azzardo illegale. La Procura Distrettuale di Seul ha dichiarato che il cantante coreano è stato incriminato, senza detenzione carceraria, nella giornata di giovedì 30 gennaio 2020 per aver trasgredito le leggi coreane sulle transazioni internazionali e di aver organizzato incontri sessuali a pagamento.

I capi di imputazione

Il membro più giovane dei 'Big Bang' è stato accusato di aver procurato escort per vari investitori stranieri, soprattutto cinesi e giapponesi, ed altri personaggi legati allo show-business coreano negli scorsi anni.

Secondo l’accusa anche lo stesso Seungri avrebbe utilizzato tali servizi.

Per i querelanti inoltre Seungri è sospettato di essere stato cliente abituale di alcuni casino di Las Vegas insieme a Yang Hyun-suk, fondatore ed ex presidente dell’etichetta discografica YG Entertainment, dal 2013 al 2016. Nella Corea del Sud il gioco d’azzardo è considerata attività illegale, e secondo le leggi vigenti tali infrazioni vengono punite anche se registrate al di fuori dei confini nazionali. L’imputazione arriva due settimane dopo che la Corte Distrettuale di Seul aveva rigettato un mandato di arresto relativo allo “scandalo del Burning Sun” che lo aveva coinvolto nel 2019.

I precedenti

Lee Seung-hyun (vero nome di Seungri) è stato uno dei “k-pop idol” più popolari ed influenti degli ultimi anni prima di essere costretto a cessare le attività lo scorso marzo, quando sono state avviate le prime investigazioni su di lui.

Le recenti accuse rappresentano infatti l’ultimo sviluppo dello “scandalo del Burning Sun”, riguardante l’omonimo night-club di Seul di cui la pop star era direttore esecutivo.

Secondo quanto rilevato dalla Polizia Metropolitana di Seul il Burning Sun era teatro di corruzione, violenza verso i clienti, sfruttamento della prostituzione, traffico ed abuso di stupefacenti.

Molte donne, sia clienti abituali che occasionali, avevano raccontato di aver subito molestie o di essere state drogate dai frequentatori del locale.

Dopo l’affiorare delle prime accuse il Burning Sun è stato chiuso, ma la vicenda ha continuato a dominare le cronache locali per via del coinvolgimento di molti nomi influenti dello show-business coreano.

Durante il corso delle indagini la polizia aveva scoperto una chat online, frequentata da clienti abituali del Burning Sun, attraverso la quale venivano diffusi video sessualmente espliciti che riprendevano donne filmate senza il loro consenso, e le investigazioni riconducevano a diversi nomi conosciuti all’interno dell’industria dell’intrattenimento.

Nel Novembre del 2019 due membri della chat, il cantautore Jung Joon-young ed il membro della boy-band ‘F.T. Island’ Choi Jong-hoon, sono stati arrestati con l’accusa di aver stuprato una donna in stato di incoscienza dopo averla drogata. A Jung è stato inoltre imputato di aver filmato delle donne senza il loro consenso e di aver condiviso materiale sessualmente esplicito con i membri della chat di gruppo.

Entrambi sono stati condannati a 6 anni di carcere.

Ad essere state coinvolte nello scandalo del Burning Sun non sono state solo celebrità, ma anche persone esterne al mondo dello spettacolo. Secondo quanto riporta la stampa coreana un agente di polizia ha ricevuto la condanna un anno di carcere per aver accettato una tangente di 20 milioni di won (all’incirca 17.000 euro) per insabbiare le investigazioni. Alcuni degli stessi dipendenti del night-club, invece, sono stati condannati per traffico e abuso di sostanze stupefacenti.