Continua a far parlare di sé il pericoloso coronavirus, la malattia simile ad una polmonite che in queste settimane sta colpendo la Cina e che si sta diffondendo nel resto del mondo. L'ultimo aggiornamento che giunge dal Paese del Dragone è davvero drammatico: si parla infatti di oltre 1000 morti e di oltre 40mila contagiati. E l'epidemia continua ad allargarsi, soprattutto al vicino Giappone, dove da diversi giorni è ferma una nave da crociera dove si sono registrati decine di casi di persone contagiate dalla malattia: le stesse sono state fatte sbarcare e stanno osservando un periodo di quarantena.
Il governo nipponico sta valutando infatti di far scendere dalla nave tutte le persone anziane, ovvero i soggetti più vulnerabili al contagio del male. L'esecutivo statunitense conferma anche la notizia che sia stato accertato un caso in California, precisamente a San Diego.
Minaccia globale
Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Organizzazione mondiale della sanità, il numero dei contagi al di fuori della Cina potrebbe essere solo la punta di un iceberg. Si teme infatti che questi possano crescere. Al momento, nel nostro Paese sono solo tre i casi accertati: si tratta di due cittadini cinesi e di un ragazzo italiano ricoverati in prognosi riservata all'ospedale Spallanzani di Roma. Sale anche la tensione tra il governo di Roma e quello di Pechino: il nostro Paese, come tanti altri nel mondo, ha deciso di adottare le procedure sanitarie per tutti i passeggeri provenienti da voli internazionali.
In tutta l'Unione Europea si registrano in totale 37 casi, di cui 14 in Germania. Da Londra ritengono che il coronavirus sia una minaccia seria e imminente per la salute pubblica. Sempre l'Oms teme inoltre che il male possa diffondersi in Africa, dove potrebbe verificarsi un'epidemia simile a quella che sta colpendo la Cina.
Creazione di un vaccino sembra lontana
Nel frattempo i ricercatori stanno cercando di capire come combattere il pericoloso virus cinese. Non si sa bene ancora da dove quest'ultimo sia partito, anche se l'ipotesi più plausibile rimane quella che tutto sia iniziato dal consumo di carne di animali selvatici. Non è escluso che la malattia sia partita da una persona che ha frequentato il mercato del pesce di Wuhan: la megalopoli cinese è stata infatti l'epicentro da cui si è partito il coronavirus e da settimane i suoi abitanti sono in quarantena, chiusi nelle loro abitazioni per evitare di contrarre il virus. Nelle prossime ore ci sarà sicuramente un nuovo aggiornamento su casi di contagio avvenuti sia in Oriente che nel resto del mondo. L'attenzione resta alta in tutto il pianeta.