Ancora un incidente mortale sulle piste da sci. Ancora una giornata di divertimento che si è trasformata in una tragica pagina nera. Cristina Cesari, la 25enne di Civitanova Marche (Macerata) caduta giovedì 13 febbraio sulla neve di Madonna di Campiglio è deceduta in ospedale a causa delle gravissime ferite riportate. Amici e familiari, increduli, sono stravolti da dolore.

L'incidente di Cristina sulle piste di Madonna di Campiglio

Cristina viveva a Civitanova con i genitori e il fratello. Lavorava nell'azienda di assicurazioni del padre Carlo e, nei giorni scorsi, aveva raggiunto Madonna di Campiglio per godersi qualche giorno in montagna, sulla neve che tanto amava.

Secondo quanto ricostruito, giovedì mattina, si è cimentata nella pista nera Nube D’oro, ma durante una discesa a piena velocità, la 25enne avrebbe perso il controllo degli sci finendo su un tratto ghiacciato, al di fuori del regolare tracciato.

A dare l'allarme un gruppo di sciatori stranieri che, intorno alle 12,30, l'hanno trovata priva di sensi, riversa lungo la variante Marchi. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri del servizio piste, coordinati dal comandante della stazione di Campiglio Cristian Leonardi. Cristina, che indossava il caschetto, era già in arresto cardiaco e, in attesa dell'arrivo dell'elisoccorso (fatto decollare dalla centrale operativa di Trentino Emergenza) è stata rianimata con un massaggio cardiaco e l'ausilio di un defibrillatore.

Il ricovero di Cristina in ospedale

Una volta stabilizzata, Cristina,è stata accompagnata d'urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento dove è stata ricoverata in rianimazione. Nella mattinata di ieri, San Valentino, il personale medico sanitario ha dichiarato la morte cerebrale. Poi, poche ore più tardi, ha annunciato il decesso.

I genitori, che subito erano accorsi al suo capezzale, hanno acconsentito all'espianto degli organi. Un atto di grande amore e generosità che donerà speranza a chi soffre.

Cristina, al momento del terribile incidente, era sola. Non ci sarebbero testimoni dello schianto, ma le numerose telecamere di videosorveglianza dell'impianto sciistico di Madonna di Campiglio hanno ripreso la ragazza prendere velocità e poi cadere, rovinosamente, per una decina di metri.

L'impatto, fortissimo, contro la neve compatta e ghiacciata non le ha lasciato scampo.

ll dolore del fratello di Cristina

La notizia della tragica e prematura morta di Cristina Cesari ha colpito profondamente la comunità di Civitanova, dove viveva, ma anche quelle di Jesi e Maiolati Spontini (in provincia di Ancona), dove aveva amici e parenti. Cristina era una ragazza solare, piena di vita e di interessi. Amava viaggiare, adorava il mare e le piaceva sciare. E, soprattutto, aveva un sorriso dolce e magnetico, di quelli che non si dimenticano facilmente. "Emanava luce", ha ricordato incredulo chi la conosceva.

Il fratello di Cristina, Matteo, sgomento per quanto accaduto all'adorata sorella ha postato su Facebook un messaggio straziante.

"Ti ho sempre protetta - ha spiegato - ma stavolta non ce l'ho fatta e ho assistito impassibile alla tua caduta. La caduta di una Stella cometa": Poi, addolorato il giovane ha aggiunto "Non trovo le parole per dirti quello che sei stata per me. Ti ho voluto sempre bene e per te ci sarei stato per sempre, sarei andato contro tutti e tutto pur di farti felice". Il giovane, rammaricato di non aver dedicato abbastanza tempo a Cristina e, soprattutto, di non averla fermata prima di quell'ultima maledetta discesa, l'ha poi salutata con una promessa: "Quando ci rincontreremo lassù, ci faremo la nostra sciatina".