Continua ad aumentare il numero dei contagiati in Italia a causa del Coronavirus. A fornire il nuovo bilancio, aggiornato a martedì 3 marzo, è stato Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile. L'aggiornamento è arrivato durante la consueta conferenza stampa. Il numero dei contagiati è salito a 2.263 persone, mentre in aumento è anche il numero dei morti: 79. Ci sono però anche buone notizie: i guariti sono 160.
Effettuati oltre 25 mila tamponi
Borrelli, durante la conferenza stampa, ha snocciolato gli ultimi dati. I morti sono 27 in più di ieri.
In aumento anche le persone guarite, anche se in questo caso l'incremento è minore: solo undici nelle ultime 24 ore. L'incremento del numero dei contagi è invece di oltre 400 persone in più di ieri. Della totalità dei contagiati, mille si trovano all'interno delle loro case in quanto senza sintomi o con sintomi molto leggeri. Altre 1034 persone sono invece ricoverate nelle strutture ospedaliere in quanto presentano sintomi di media gravità; 229 sono in terapia intensiva. Si tratta, in questo ultimo caso, del 10% del totale. I tamponi effettuati sono oltre 25 mila. Per quanto riguarda i dati regionali, la Lombardia si conferma ancora una volta come la regione più colpita dall'emergenza coronavirus.
Il numero dei contagiati nella regione è di 1.520, di cui 698 sono ricoverati in ospedale. Ci sono poi 167 persone che sono ricoverate in terapia intensiva. I morti nella Regione sono invece 55.
OMS: oltre 90 mila contagiati nel mondo
A fare il punto del contagio a livello globale è invece l'Organizzazione Mondiale della Sanità secondo la quale vi sono oltre 90 mila contagi e oltre tre mila morti.
Fuori dalla Cina i casi si sono segnalati in 48 Paesi e l'80% di questi sono stati individuati in Italia, in Corea del Sud e in Iran. Nelle ultime ore sono dodici i Paesi che hanno segnalato il loro primo caso, mentre vi sono 21 nazioni che hanno al momento un solo caso. L'epidemia è stata definita dall'OMS come "sempre più complessa".
L'OMS non ha poi nascosto le sue preoccupazioni: "Siamo preoccupati che le capacità dei Paesi di reagire al virus siano rese più complesse a causa della crescente e grave interruzione della fornitura dei dispositivi di protezione individuale. Ciò a causa dell'aumento della domanda, degli abusi e degli accaparramenti. Mancano maschere mediche, guanti, occhiali protettivi, visiere, respiratori, grembiuli e abiti".