Anche lo Stato del Vaticano si è allineato alle disposizioni governative emanate dal Governo Conte per contenere il contagio del Coronavirus: infatti ha disposto la chiusura della piazza e della basilica di San Pietro fino al 3 aprile. La ragione è sempre quella di evitare qualsiasi forma di assembramento che in questi giorni è una potenziale fonte di trasmissione del micidiale bacillo. Le udienze pubbliche di Papa Francesco sono state annullate.
Questi provvedimenti sono seguiti a quelli che già, dal 9 marzo, ha predisposto la Conferenza Episcopale Italiana, imponendo ai fedeli la frequenza quotidiana alle celebrazioni liturgiche in via cautelare.
Il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni ha annunciato che sono rimaste aperte solamente la farmacia e il supermercato ma con ingressi contingentati. Tra gli eventi annullati, è stato deciso che anche l'Angelus, come si è sempre svolto abitualmente, in via eccezionale sarà trasmesso via streaming ed in diretta tv, per ovviare alla conseguente assenza di coloro che la domenica sono di solito andare sotto il Palazzo Apostolico per ascoltare le parole del Papa.
Il Papa ha invitato a pregare per gli ammalati e per gli operatori sanitari
Papa Francesco, nell'isolamento volontario che ha scelto di vivere in questo tempo a Santa Marta, ha celebrato la santa messa trasmessa in diretta dai mezzi di comunicazioni vaticani.
Ha iniziato offrendo la sua preghiera per gli ammalati e per tutti gli operatori sanitari. L'epidemia ha preso piede in Italia e anche nel piccolo stato pontificio. Il Santo Padre ha detto anche che sono giorni dove la fede del cristiano è messa a dura prova. Ma tutto questo serve per arrivare al giorno di Pasqua, con la risurrezione del Cristo.
La meditazione del Santo Padre per incoraggiare i fedeli
Nella meditazione il Papa ha parlato di vergogna, di quell'atteggiamento umano di nascondersi quando ha fatto qualcosa di sbagliato, come l'esempio di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre. L'invito dei Pontefice è di cercare il dialogo con Dio attraverso la confessione dei peccati, dimostrando "di essere coraggiosi con le proprie miserie".
La pagina del Vangelo, che è stata al centro della sua riflessione, ha messo in evidenza come Gesù, che ha sempre rimproverato la classe dirigente del tempo per la sua incoerenza nell'osservanza della legge, ha parlato della loro vanità, della necessità dei farisei di avere sempre il primo posto in pubblico, imponendo al popolo delle regole che loro stessi non hanno mai pensato di osservare.
Un comportamento che ha lo scopo di coprire la verità del cuore, facendo allontanare l'uomo da Dio. Papa Bergoglio ha concluso la sua omelia mettendo in risalto l'importanza della preghiera, che è un'arma importante per la salvezza del credente, ma deve essere una "preghiera reale", che deve servire al cristiano per interrogare il Signore sulle cose quotidiane della vita. Ed ha fatto comprendere che anche questo delicato momento ha lo scopo di far riflettere ognuno di noi nel proprio intimo.