Arrivano brutte notizia dalla Lombardia, la regione italiana di gran lunga più colpita dalla pandemia [VIDEO] di Coronavirus. Dopo che negli ultimi tre giorni il trend era di una decrescita dei casi, nella giornata di oggi, giovedì 26 marzo, il numero dei nuovi contagiati è tornato fortemente a salire. A darne notizia è il Presidente della Regione Attilio Fontana, che parla di un incremento di 2500 positivi nelle ultime 24 ore. Dato pessimo se paragonato a quello degli ultimi giorni: nella giornata di ieri l'incremento era stato di 1643, mentre martedì 24 marzo erano state 1942.

Presidente Fontana: 'Personalmente sono preoccupato'

Come già detto ad annunciare i nuovi numeri è stato il Presidente Fontana, che non ha nascosto la sua preoccupazione: "Il bollettino di oggi nella Regione parla di numeri troppo alti. I casi registrati in più di ieri sono già 2500, un aumento considerevolmente più alto rispetto al trend che è emerso negli scorsi giorni. Ora occorre valutare bene i numeri, per capire se è stato un caso oppure se la curva ricomincerà a salire. Al momento nessuna analisi sulle zone è stata ancora fatta. Questo incremento potrebbe essere dovuto all'arrivo del picco, oppure potrebbe esserci sfuggito qualcosa. Questo non spetta a me dirlo, aspettiamo i tecnici. Senza dubbio sono, personalmente, molto preoccupato".

Ed effettivamente il numero odierno dei contagiati stride parecchio con i dati emersi negli ultimi quattro giorni. Nella giornata di domenica 22 marzo il numero dei contagiati in più era stato di 1691, in netto calo rispetto al giorno precedente. Lunedì 23 l'incremento è stato pari a +1555, dunque in ulteriore ribasso. Martedì il numero era tornato a crescere toccando soglia +1942, comunque al di sotto delle 2 mila unità.

Ieri l'incremento era stato di 1643, ovvero circa 900 persone in meno di oggi. Per vedere un incremento maggiore occorre tornare indietro alla giornata di sabato 21 marzo, quando i positivi in più erano oltre 3 mila.

Fontana: 'Sui tamponi seguite le indicazioni dell'Istituto Superiore della Sanità'

Il Presidente Fontana è poi tornato nuovamente sulla polemica relativa al numero dei tamponi che vengono effettuati dalla Regione.

Secondo molti, infatti, la scelta di effettuare i test solo sulle persone sintomatiche è un errore per due motivi fondamentali: il primo consiste nel rischio di non riuscire ad avere un quadro più chiaro dell'espansione del contagio e il secondo, ancora più grave, è quello di lasciare circolare soggetti asintomatici ma comunque positivi e che dunque possono diffondere ulteriormente il virus. A queste polemiche Fontana ha risposto dichiarando di seguire fedelmente le indicazioni fornite dall'Istituto Superiore della Sanità: "L'Iss, lo scorso 27 febbraio, ha inviato alle regioni i protocolli con le indicazioni su come muoversi. E l'indicazione è che, in assenza di sintomi, il test non appare sostenuto da un razionale scientifico. I tamponi sono riservati esclusivamente alle persone sintomatiche: in tutti gli altri casi i tamponi sono considerati ingannevoli".