Tekashi 6ix9ine è uscito dal carcere con ben quattro mesi di anticipo rispetto alla data della scarcerazione, prevista per il 2 agosto 2020. La notizia è ufficiale dalla tarda serata di ieri, 2 aprile 2020, ma la scarcerazione è avvenuta precedentemente, non è dato sapere esattamente quando.
La decisione è stata presa dal giudice Paul Engelmayer, che ha accolto, dopo averla respinta più volte, l'istanza presentata dal legale del rapper newyorchese classe 1996.
6ix9ine rilasciato a causa dell'asma e della diffusione del Covid-19, il giudice: 'Sussistono motivazioni straordinarie'
A contribuire in maniera determinante alla scelta del giudice l'attuale situazione di emergenza sanitaria, conseguente alla diffusione del Covid-19, in cui versano gli Stati Uniti, in modo particolare la città di New York, dove Daniel Hernandez – questo il vero nome di 6ix9ine – era detenuto fino a poco tempo fa.
L'emergenza, associata ai problemi di salute che affliggerebbero l'artista, quali asma e respiro corto, avrebbe determinato un rischio troppo elevato per la salute del giovane, soprattutto tenendo conto di quanto e come il Covid-19 si sia diffuso negli ultimi giorni all'interno delle carceri di New York, con circa 180 detenuti che sarebbero già stati contagiati.
"Visto e considerato l'alto rischio medico rappresentato dalla diffusione del Covid-19, sussistono motivazioni straordinarie e convincenti per ridurre la condanna di Hernandez come richiesto". Queste le parole di Engelmayer, che sarebbero presenti nell'istanza di scarcerazione, ottenuta dall'edizione americana del noto magazine musicale Rolling Stone.
La scorsa settimana a New York sono stati scarcerati circa 900 detenuti
La notizia della sentenza è stata divulgata soltanto successivamente l'attuazione della stessa, su richiesta del procuratore, in modo tale da garantire il trasporto del detenuto in condizioni di sicurezza. Non sono quindi noti, almeno per ora, data ed orario esatti del rilascio di 6ix9ine.
Ciò che c'è di certo è che già la scorsa settimana Bill de Blasio, sindaco di New York, aveva confermato l'avvenuto rilascio di circa 900 detenuti a causa della pandemia. Non è dato sapere se 6ix9ine fosse tra questi o se sia uscito dal carcere in un secondo momento.
Il pericolo di ritorsioni nei confronti di 6ix9ine
Il pericolo di ritorsioni nei confronti di 6ix9ine non è certo una novità. Il rapper ha infatti ottenuto un significativo sconto di pena – inizialmente rischiava una pena tra i 47 anni e l'ergastolo – grazie alla decisione di collaborare con la giustizia, contribuendo all'arresto di alcuni membri della gang di strada a cui era affiliato.
Visto l'elevato rischio di ritorsioni e le numerose minacce ricevute le autorità hanno proposto in più occasioni all'artista di entrare a far parte del programma di protezione testimoni dell'FBI.
6ix9ine, che per aderire al programma avrebbe dovuto cambiare identità, rinunciando quindi alla sua carriera in ambito musicale, ha però declinato l'offerta, preferendo optare per un servizio di sicurezza privata.