Il filantropo e fondatore di Microsoft, Bill Gates, nelle scorse ore ha rilasciato un'intervista al noto quotidiano francese Le Figaro, ripresa in Italia da Repubblica e in Germania dal Die Welt, durante la quale ha ammirato il metodo di tracciamento dei contagiati dal nuovo Coronavirus usato in Germania. Ormai da diverso tempo l'uomo è impegnato nel mondo della beneficenza, grazie alla sua fondazione Bill e Melinda Gates Foundation. I giornalisti del noto quotidiano d'Oltralpe gli hanno fatto molte domande, e alcune di queste hanno riguardato proprio i metodi per combattere la malattia Covid-19 provocata dal SarsCoV-2.

In questi ultimi giorni, in tutto il mondo, incluso il nostro Paese, si sta parlando della possibilità di tracciare i contagiati tramite delle applicazioni installate sui cellulari. Gates su questo punto non la pensa così, anzi è scettico sull'uso di questi strumenti informatici.

Bill Gates: 'Non sono coinvolto in questa tecnologia di localizzazione'

I colleghi del giornale francese hanno parlato con il filantropo anche a proposito delle teorie del complotto sorte sulla persona, e di questo il papà di Microsoft si è detto molto dispiaciuto. "Le app di monitoraggio, sviluppate per combattere il coronavirus, sollevano preoccupazioni sulla protezione dei dati. Potrebbe essere che la strada per l'inferno sia lastricata di buone intenzioni tecnologiche?" - questa è la domanda che i cronisti de Le Figaro hanno posto a Bill Gates.

Lui ha risposto che non è minimamente coinvolto nello sviluppo di queste applicazioni, e pensa che gli abitanti dei Paesi occidentali non daranno mai il consenso ai loro governi per accedere ai propri dati di geolocalizzazione tramite il GPS o con strumenti simili. Gates avvisa poi il giornalista di andare a leggere quanto da lui scritto in un suo articolo, nel quale consiglia di utilizzare il metodo di tracciamento tedesco.

Quest'ultimo, sempre da quanto si apprende dalle parole del filantropo, consisterebbe nel visitare personalmente i pazienti affetti dal Covid-19 e poi ricostruire la sua catena di contatti personali. Il consiglio del numero uno della Gates Foundation è quello di utilizzare questo metodo per tenere traccia dello sviluppo dell'epidemia all'interno delle singole nazioni.

Il filantropo pensa che con il Covid-19 dovremmo convivere uno o due anni

Nella stessa intervista Bill Gates ha sostenuto che la pandemia in corso cambierà forse per sempre le nostre abitudini. Il Covid-19, secondo il suo parere, sta provocando non solo molti danni economici alle attività, ma anche sulle persone, che stanno soffrendo di molti disturbi o problemi di salute. Durante l'intervista il filantropo ha sostenuto che proprio per questi motivi per tornare ad una piena normalità potremmo aspettare anche uno o due anni. Gates ha anche chiarito poi la sua posizione sui vaccini, sostenendo che "è indispensabile lavorare sui farmaci per il trattamento, che possono quindi essere resi disponibili molto più facilmente rispetto ai vaccini, poiché non è necessario testarli su così vasta scala.

Il Regno Unito sta attualmente lavorando su opzioni terapeutiche che riteniamo davvero promettenti" - questo ha detto il fondatore di Microsoft a Le Figaro. Uno di questi metodi è rappresentato dalle iniezioni sui pazienti malati dell'iperimmunoglobulina, la quale si ottiene dalle persone risultate già positive e guarite dalla malattia.