Cresce ancora il numero dei contagiati dal nuovo Coronavirus all'interno del carcere di via Appia a Brindisi. Nelle scorse ore il sindacato di Polizia Penitenziaria, Osapp, ha comunicato che nella giornata del 24 aprile scorso è stato riscontrato un altro caso di positività, il secondo. Questa volta, a differenza di quanto accaduto qualche settimana fa quando ad essere contagiato fu un detenuto arrivato intorno alla metà del mese di marzo, il nuovo caso riguarda un dipendente di una ditta che si occupa della distribuzione del vitto e che prestava servizio all'interno del penitenziario.

Le condizioni di salute di questo paziente non sono state rese note. Immediatamente la direzione ha avviato tutte le procedure di sicurezza del caso.

Quindici persone in quarantena

Visto quanto accaduto, il carcere ha avvisato subito le autorità sanitarie. Quindici persone sono finite in quarantena: si tratta sia di poliziotti che lavorano all'interno della struttura, che di detenuti. Questi ultimi sono stati condotti in un'apposita ala del penitenziario e posti in isolamento, anche se non hanno avuto contatti molto stretti con la persona risultata positiva al SarsCoV-2. Contestualmente gli agenti penitenziari coinvolti nella vicenda, soprattutto chi è stato a stretto contatto con il positivo, sono stati posti in quarantena domiciliare obbligatoria.

Si tratta di un atto dovuto, in quanto bisogna prevenire che si inneschi un vero e proprio focolaio che potrebbe avere conseguenze non facilmente gestibili in tutta la struttura. La nota del sindacato è stata inviata da Ruggiero Damiano, Segretario regionale Osapp. In queste ultime settimane è stato molto vivace il dibattito sulla sicurezza delle carceri, che molto spesso divengono luoghi in cui si creano pericolosi assembramenti, soprattutto nelle celle.

Osapp: 'Tamponi sia a poliziotti che a civili'

Secondo il sindacato Osapp, quindi, l'ennesimo caso di contagio in un penitenziario italiano, e pugliese in questo caso, dimostra come ci sia bisogno di effettuare molti più tamponi, sia ai poliziotti in servizio che alle persone civili che prestano la propria opera all'interno di queste strutture.

Inoltre non si avrebbe contezza dei test effettuati nelle carceri secondo quanto appreso dalla nota diffusa dall'Osapp e dal Segretario Ruggiero. L'uomo si augura che vengano trovate delle soluzioni per porre fine a questo problema, e propone l'idea di riconvertire l'ex struttura di Monteroni, nel leccese, in una struttura Covid-19 per poter ospitare i detenuti affetti da questa malattia, in modo che possano trascorrere lì il periodo di quarantena. Ruggiero Damiano si augura che il Governatore Michele Emiliano si attivi in fretta a tal proposito.