Uno sciame sismico molto intenso, formato da ben venticinque scosse di Terremoto, è stato registrato nella notte tra sabato 25 e domenica 26 aprile 2020 a Napoli. Il sisma è stato segnalato grazie ai sismografici dell'I.N.G.V. (l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) dell'Osservatorio Vesuviano di Torre del Greco (Città Metropolitana di Napoli).

Le scosse di terremoto

La prima scossa è stata registrata alle ore 3:25 di stanotte, l'ultima - invece - alle ore 7:23 di questa mattina. Le scosse più forti sono state di magnitudo 2.5 della scala Richter (alle ore 4:41) e di 3.1 della scala Richter (alle ore 4:59).

Le scosse si sono propagate, rispettivamente, ad una profondità di 2 e 3 chilometri dal suolo (ipocentro). L'epicentro del terremoto è stato individuato nel comune di Pozzuoli (Città Metropolitana di Napoli), precisamente nella zona al confine tra l'area della Solfatara e il rione Pisciarelli. Le coordinate geografiche dell'ipocentro dello sciame sismico sono le seguenti: latitudine 40.83, longitudine 14.15. Gli eventi tellurici sono stati percepiti chiaramente anche nelle vicine zone dei Campi Flegrei e nei quartieri della periferia di Napoli come Soccavo, Pianura, Agnano, Bagnoli e Fuorigrotta.

Spavento tra i residenti che non sono scesi in strada

Paura e spavento tra i residenti della zona che non sono scesi in strada, viste e considerate le restrizioni e le misure anti assembramento dovute al contenimento della pandemia da coronavirus.

Alcuni cittadini raccontano di aver sentito un forte boato e il tremare dei vetri degli infissi di balconi e finestre. In tanti hanno manifestato e sfogato la propria paura in rete e sui social network, in particolare sulle piattaforme di 'Facebook' e 'Twitter'. Al momento non sono stati segnalati danni né a persone né a cose.

Numerosissime sono state le telefonate pervenute all'osservatorio Vesuviano di Torre del Greco (provincia di Napoli), al comando provinciale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di Napoli, alle forze dell'ordine e al dipartimento della protezione civile regionale della Campania. Si tratta di uno dei più forti eventi sismici registrati nella zona flegrea negli ultimi sei mesi, tanto è vero che è stato avvertito anche nel comune di Quarto (Città Metropolitana di Napoli).

Si tratta di un'area, quella del versante flegreo, considerata da sempre altamente sismica, sia per la presenza della vicina Solfatara di Pozzuoli sia per la vicinanza del vulcano Vesuvio, ritenuto ancora potenzialmente attivo. "Si tratta dell'evento sismico più forte mai registrato dal 2005. Chi vive in un'area geologicamente molto attiva sa che fenomeni del genere possono accadere", ha commentato Francesca Bianco, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano.