L'emergenza Coronavirus si sta ripercuotendo in maniera pesante sull'Italia ed in generale su tutta l'Europa. La situazione clinica rimane difficile anche se il numero dei morti giornalieri inizia pian piano a decrescere. Ad incutere timore però, in questa fase, è anche il quadro economico nazionale. Tante persone sono in evidenti difficoltà finanziarie a causa del lockdown imposto dal Governo italiano. In particolar modo i settori più danneggiati sono le attività commerciali ed i liberi professionisti. A Torino tanti cittadini stanno infatti ricorrendo al Monte dei Pegni pur di garantire sostentamento alla propria famiglia.
Nessuno, fino a due mesi fa, avrebbe potuto immaginare che il capoluogo piemontese potesse affrontare una crisi economica così profonda. Una recessione che a tanti ricorda la Grande Depressione del 1929.
Torino, tanti impegnano i propri averi per sopravvivere
Stipendi congelati, cassa integrazione che non arriva, attività commerciali chiuse, sono solo alcuni dei problemi principali che stanno attanagliando il capoluogo piemontese. Proprio per questo, al Monte dei Pegni in via Giovanni Botero a Torino, ogni giorno si assiste a lunghissime file di persone in attesa di entrare per impegnare i propri beni, oro, gioielli ed atro. Spesso scoppiano dei diverbi, alcuni dovuti al mancato rispetto della distanza di sicurezza, altri al non utilizzo dei dispositivi sanitari di protezione.
Il tutto è monitorato dalle forze dell'ordine, molto attente a valutare che la situazione non degeneri. D’altronde il malcontento popolare e’evidente.
Torino: si attende con speranza il passaggio alla Fase 2
Attualmente al Monte dei Pegni fanno accedere al massimo 20 persone al giorno in quanto i dipendenti sono in numero limitato.
Alcuni di questi infatti hanno contratto il coronavirus e si trovano al momento in quarantena. Anche l'apertura è a giorni alterni e gli orari di apertura vengono viene cambiati ogni settimana. Per favorire l’accesso, è stato consigliato alle persone in attesa di telefonare al numero 011 5553113 così da verificare il giorno d'apertura.
Tanti oramai sperano nella fine del lockdown, nonostante il quadro sanitario resti complicato in Piemonte ed in generale nel Nord Italia. L’augurio di molti è che le attività commerciali tornino di nuovo operative per riavviare l'economia locale. Nonostante le misure d'emergenza adottate dal Governo italiano per le piccole e medie imprese, la situazione rimane molto difficile. Intanto sia la Regione Lombardia che la Regione Veneto premono per un passaggio immediato alla Fase 2. Tutto dipenderà dall'evoluzione della situazione dei contagi da Covid-19, almeno fino al prossimo 4 maggio.