Il Governo italiano ha attivato una task force per combattere la disinformazione e le fake news sull'argomento Coronavirus. L'iniziativa è stata voluta fortemente dal sottosegretario all'Editoria, Andrea Martella, il quale ha riferito di aver raggruppato un pool di esperti, tra cui giornalisti e medici, per mettere ordine alle informazioni che circolano sia sui media tradizionali che sul web. In questo ultimo periodo numerose bufale stanno circolando a proposito del Covid-19 e proprio l'ultima in ordine di tempo ha causato disordini sociali nel Regno Unito.
Infatti, come già ricordavamo in altri articoli apparsi su questa testata, in Inghilterra e Irlanda del Nord, negli scorsi giorni, gruppi di persone hanno assaltato e incendiato diverse torri che servono per la rete di internet veloce 5G. La gente era convinta che le radiazioni delle antenne provocassero la diffusione del virus cinese, cosa che è stata categoricamente smentita dagli scienziati. Proprio per evitare episodi simili l'Esecutivo ha pensato che ci volesse uno strumento di controllo per poter filtrare le informazioni.
Martella: 'Task force non sanziona le opinioni'
Della task force fanno parte rappresentanti del ministero della Salute, della Protezione Civile e dall'Agcom (Agenzia per le comunicazioni).
Tra i professionisti reclutati da Martella ci sono Riccardo Luna, specialista nel fact-checking e editorialista di Repubblica e Francesco Piccinini, direttore del giornale online Fanpage. Roberta Villa, medico e collaboratrice di un sito anti-bufale in medicina, avrà il compito di filtrare le notizie sul Covid-19 per quanto riguarda la parte sanitaria.
Del gruppo fanno parte anche Davide Puente del giornale online Open, Ruben Razzante, professore di diritto dell'informazione all'Università Cattolica di Milano, Luisa Verdoliva e Giovanni Zagni.
Giorgia Meloni (FdI): 'Limita la libertà di espressione'
Sulla vicenda è intervenuta anche la leader di Fratelli D'Italia, Giorgia Meloni, la quale ha dichiarato che il provvedimento preso da Andrea Martella, a suo dire, violi l'articolo 21 della Costituzione, ovvero quello che da a tutti la possibilità di esprimersi su ogni mezzo.
"Limita la libertà di espressione" - questo è il commento che la Meloni ha fatto riguardo all'istituzione della task force. A lei ha risposto lo stesso sottosegretario all'Editoria, il quale ha ribadito che tale strumento non vuole assolutamente sanzionare le opinioni, ma soltanto informare per bene la gente di quanto sta succedendo. Martella teme che le fake news e la disinformazione possano portare la gente ad avere comportamenti scorretti o addirittura pericolosi per l'ordine pubblico. Quanto successo nel Regno Unito ne è un esempio lampante.