Nella serata del 9 aprile l'Eurogruppo ha raggiunto finalmente un accordo sugli aiuti economici da elargire agli Stati membri della Ue per combattere la crisi provocata dal nuovo Coronavirus. Tra le possibilità che sono state inserite nella proposta, che adesso passerà al vaglio del Consiglio europeo, c'è anche quella di poter utilizzare il Mes, ovvero il Fondo salva-Stati, con condizioni però più "leggere" rispetto alle normali procedure e legato alla copertura delle spese strettamente in ambito sanitario. Proprio questo punto è stato contestato da varie personalità politiche, sia in Italia che in Europa: una delle critiche arriva dall'ex Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, il quale ha ricoperto il suo incarico nel governo Tsipras.

Per il politico, l'aver raggiunto questo accordo è stato deleterio per il nostro Paese, il quale sarà costretto, a suo dire, a delle condizioni "lacrime e sangue". "Per l'Italia ci sarà un futuro di austerità e depressione permanente" - questo il pensiero di Varoufakis.

Varoufakis: 'Mes senza condizioni è una bufala della Merkel'

Secondo l'ex ministro greco non ci può essere un Mes senza condizioni. L'idea studiata dai leader europei è infatti quella di usare il Fondo salva-Stati solo per la sanità pubblica: in sostanza l'utilizzo del Mes "senza condizionalità" servirà solo per affrontare le spese sanitarie necessarie all'emergenza Covid-19. Yanis Varoufakis non crede ad un Mes senza condizioni, che definisce solo una "bufala della Merkel".

Comunque, per il momento il nostro Paese non ha firmato quanto concordato a Bruxelles e lo stesso Premier Giuseppe Conte in queste ore ha ribadito più volte che non è intenzione dell'Italia usare questo strumento di debito. Il numero uno dei Cinque Stelle, Vito Crimi, ha confermato anche che non è stata apposta alcuna firma sul documento economico in questione.

Prestiti del Mes definiti dall'ex ministro greco 'tossici'

Non usa molti giri di parole Yanis Varoufakis, che giudica "tossici" i prestiti elargiti dal Fondo salva-Stati. Ai giornalisti che gli chiedono se i Premier di Italia e Spagna siano ciechi, lui risponde che "i loro partiti dipendono completamente (per finanziamenti, promozione sui media e influenza) dall'oligarchia senza frontiere che si oppone a qualsiasi elemento come gli eurobond capace di deviare le risorse dai ricchi ai poveri".

"Seguite il denaro!" - questo è il commento finale di Varoufakis. Per vedere cosa accadrà a Bruxelles si dovrà comunque aspettare il prossimo Consiglio europeo: infatti solo in quell'occasione si deciderà definitivamente se utilizzare il Mes oppure no. L'Eurogruppo ha previsto anche di utilizzare altri strumenti, come la "Sure" - una sorta di disoccupazione europea - e i fondi della Bei, la Banca europea per gli investimenti.