Papa Francesco, nella messa a Santa Marta del 23 aprile, ha voluto sensibilizzare la popolazione sull'usura, tema che sempre più rischia di salire alla ribalta delle cronache per la grave crisi economica a seguito del lockdown da Covid-19. "In tante parti - ha detto il pontefice - si sentono gli effetti, uno degli effetti, di questa pandemia: che tante famiglie che hanno bisogno, fanno la fame, e purtroppo li aiuta il gruppo degli usurai. Questa è un'altra pandemia, la pandemia sociale". Si tratta di un allarme che giunge anche da molte associazioni che si occupano in prima linea della lotta all'usura e che offrono un servizio continuo di tutela, fornendo consigli e indicazioni dettagliate in merito alle modalità per affrontare la situazione.
In maniera ancora più incisiva, in questo periodo di Coronavirus, "in una situazione già vulnerabile" come afferma la Caritas di Roma, le associazioni avvertono sui rischi legati alla caduta nella spirale dell’usura. Danno però anche indicazioni sui modi per uscirne per chi ne è già rimasto vittima: il punto di partenza, affermano, è la denuncia.
L’usura è un reato penale punibile con l’arresto: bisogna denunciare senza avere paura
Il fenomeno dell’usura è molto diffuso ma difficile da quantificare in modo preciso. La rilevazione statistica dei casi, infatti, avviene solo in seguito a una denuncia formale della vittima. Spesso però, la paura di rivendicazioni, o peggio l’ignoranza rispetto alle possibilità di tutela, fa diminuire in modo rilevante l’accesso alle protezioni che lo stato e le associazioni di settore assicurano.
Va ricordato che l’usura è reato penale, previsto e punito dall’articolo 644 del codice penale e consiste in un prestito di denaro, dato senza le necessarie garanzie, a un elevato tasso d'interesse, approfittando di situazioni di necessità e di fragilità. Un tasso d’interesse che può arrivare anche al 1.500 per cento quindi ben sopra il “tasso soglia” definito trimestralmente dal dipartimento del tesoro, pubblicato sulla gazzetta ufficiale, nonché consultabile per tutti i cittadini sul sito ufficiale del tesoro, come in ogni sportello bancario.
I consigli anti usura delle associazioni: la paura di denunciare va superata
In quest’ambito, le associazioni delle vittime dell’usura sono chiare: “fondamentale è denunciare, non solo per avere accesso ai benefici di legge, ma“ proseguono, “anche e soprattutto per fare in modo che gli autori di questo reato ignobile siano arrestati”.
Le associazioni sono concordi nell’indicare i “due passi fondamentali” per potersi liberare dalla morsa dell’usura: “Superare la paura di ritorsioni da parte degli usurai e soprattutto” ribadisce l’AGISA onlus, parte del coordinamento degli sportelli di aiuto per la prevenzione all’usura, “convincersi del fatto che dall’usura si possa uscire”. Le soluzioni ci sono: sia per i cittadini, sia per i commercianti e gli imprenditori.
Le soluzioni per uscire dall’usura ci sono e sono normate
Le soluzioni sono offerte dalla legge ex 108/96, come ricorda l’associazione AGISA per la lotta all’usura, e prevedono aiuti per i cittadini e per i commercianti. Per i primi esiste un fondo di “prevenzione usura”.
Consiste in un prestito a tasso agevolato, fino a un massimo di 15.000 euro con lo scopo principale di saldare i debiti contratti. I requisiti per la richiesta sono: la denuncia da parte della vittima e l’interruzione dei pagamenti nei confronti dell’usuraio. Per i commercianti, gli imprenditori, gli artigiani e i liberi professionisti esiste, invece, il “fondo di solidarietà per le vittime dell’usura”. Si tratta, in questo caso, di un mutuo a tasso 0 per permettere alle vittime di “re immettersi nell’economia legale. La domanda per accedere a questo mutuo deve essere inviata, improrogabilmente, entro il termine di 180 giorni dalla data della denuncia alla Prefettura del comune in cui si è svolta l’usura” avvisano le associazioni.
A questa è possibile allegare qualsiasi documento che possa comprovare la realtà della situazione. La presa in carico della domanda fornirà anche la possibilità di prorogare adempimenti fiscali, ratei, adempimenti amministrativi e provvedimenti immobiliari. Le rispose dello Stato e delle associazioni sono quindi alla portata di chi ne ha bisogno, con soluzioni e tutele che offrono la possibilità a chiunque di ripartire da una condizione di legalità, di normalizzare le pendenze esistenti, oltre che di assicurare alla giustizia chi approfitta di condizioni di svantaggio arricchendosi sulla pelle altrui.