Lucia Annunziata, dalla serata di ieri, martedì 7 aprile, è ricoverata allo Spallanzani di Roma. La giornalista ha presentato sintomi febbrili e difficoltà respiratorie che hanno necessitato il ricovero. Visti i sintomi (che sono quelli tipici del Covid-19) la donna sarebbe stata sottoposta al tampone il cui esito arriverà nel corso delle prossime ore.

Lucia Annunziata è andata in onda fino alla scorsa domenica

Il ricovero, come detto, è avvenuto nella serata di ieri. La giornalista ha manifestato sintomi febbrili e difficoltà respiratorie e per questo è stata ricoverata presso lo Spallanzani di Roma.

La struttura capitolina è l'istituto nazionale per le malattie infettive ed è stata la prima struttura ospedaliera a dover trattare dei casi di Coronavirus. Già lo scorso gennaio, infatti, nella struttura sono stati ricoverati (e, fortunatamente, guariti con successo) i due coniugi cinesi che erano in vacanza nel nostro Paese. Secondo quanto si apprende dall'Huffington Post (giornale che fino a qualche tempo fa era diretto proprio dalla Annunziata), la giornalista sta ricevendo tutte le cure del caso e sono in corso gli accertamenti per capire se si tratti di un caso di coronavirus o meno. Nonostante l'emergenza la Annunziata non ha interrotto il suo lavoro in televisione: fino alla scorsa domenica 5 aprile, infatti, la giornalista ha condotto su Rai Tre il programma 'Mezz'ora in più'.

In quel caso tutti gli ospiti erano comunque collegati via Skype. La prossima domenica il programma non andrà in onda causa festività di Pasqua e, al momento, non è chiaro se anche altre puntate rischino di saltare: importante, in questo senso, sarà l'esito del tampone.

La Iena Politi: 'Positivo da 30 giorni'

Chi invece l'esito del tampone lo ha ottenuto da diverso tempo è Alessandro Politi, 32 enne facente parte del cast del programma Mediaset 'Le Iene'.

Il ragazzo, nonostante non abbia più sintomi da diverso tempo, non si è ancora negativizzato: "Nonostante i sintomi siano spariti il tampone dà ancora esito pienamente positivo, come se fossi nelle fasi iniziali della malattia. Perché le nostre istituzioni permettono a persone che hanno avuto i miei stessi sintomi di uscire di casa dopo 15 giorni, magari senza aver ricevuto neanche un tampone?

Siamo sicuri che le linee guida emanate dall'OMS siano adeguate?" A questi interrogativi ha risposto Massimo Galli, diretto dell'ospedale Sacco di Milano: "Sono stati riscontrati altri casi analoghi a quello di Politi. Alcuni anche da me personalmente. Quando situazioni del genere iniziano a essere sempre in numero maggiore è chiaro che è necessario porsi degli interrogativi. Persone asintomatiche come Politi rappresentano un grosso problema, specie in una fase come questa in cui si inizia a pensare alla ripresa".