Da Ancarano, frazione del comune di Rivergaro in provincia di Piacenza, arriva una notizia di Cronaca Nera. Giorgio Simone (29 anni da compiere tra pochi giorni), operatore socio sanitario salentino, è morto dissanguato dopo aver sfondato a calci una porta in vetro della sua abitazione. Il gesto, al culmine di una lite per la gelosia con la fidanzata convivente. Nelle scorse ore, il pm ha disposto l'autopsia.

La lite con la fidanzata ed il calcio alla porta

Giorgio Simone era originario di Montesano Salentino, piccolo centro in provincia di Lecce, nel Basso Salento.

Da tempo, però, si era trasferito in Emilia Romagna, ed era andato a vivere nel comune sui colli piacentini con la fidanzata, infermiera professionale.

Nella serata di ieri, giovedì 16 aprile, al ritorno dal lavoro, il giovane, ha avuto una discussione con la compagna, che già si trovava in casa. Sembra che la lite sia stata scatenata da motivi di gelosia, ma ancora non è chiaro. Così come ancora non è stata definita chiaramente la dinamica. Secondo una prima ricostruzione, ad un certo punto la ragazza, forse per porre fine al diverbio e stare da sola, ha raggiunto un'altra stanza dell'appartamento e si è chiusa dentro. Giorgio, però, invece di lasciar perdere, in preda all'ira l'ha inseguita e ha sferrato un violento calcio alla porta a vetri, mandandola in frantumi.

Un gesto rabbioso ed istintivo che gli è costato la vita. Dei pezzi di vetro, infatti, gli avrebbero reciso l'arteria poplitea del polpaccio, procurandogli un'emorragia che gli è stata fatale.

Inutili i soccorsi: Giorgio è morto dissanguato

La fidanzata gli ha subito prestato i primi soccorsi e ha chiamato il 118. Dopo pochi minuti sono arrivate sul posto due auto mediche da Piacenza, i volontari della Croce Rossa e della Pubblica Assistenza Sant'Agata.

Gli operatori sanitari hanno fatto il possibile per rianimare Giorgio, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare: il giovane operatore socio sanitario di Montesano Salentino è morto dissanguato ancora prima di arrivare in ospedale.

Come da protocollo, sono intervenuti anche i carabinieri di Rivergaro, coordinati dal maresciallo Roberto Guasco.

In queste ore, dopo aver effettuato i rilievi del caso, stanno ascoltando la compagna di Giorgio (sotto choc per l'accaduto) per comprendere come il ragazzo si sia procurato le ferite mortali. Le esatte cause della morte, comunque, verranno chiarite nei prossimi giorni. Il pm di Piacenza, Ornella Chicca, ha disposto l'autopsia sul corpo del 28enne ed ha aperto un fascicolo di indagine, per atti relativi. Per il momento, comunque, non vi è ipotesi di reato e nessun nome è stato scritto nel registro degli indagati.