Tragedia a Rivergaro, un piccolo paesino in provincia di Piacenza, dove un operatore socio sanitario di 28 anni, al culmine di una lite con la compagna ha sferrato un calcio alla porta di vetro ed è morto dissanguato. Stando a quanto riferisce il quotidiano 'La Repubblica', il ragazzo sarebbe morto per dissanguamento dopo che un frammento di vetro gli avrebbe reciso un grosso vaso sanguigno.

Giovane 28enne muore dissanguato

Si tratta di Giorgio Simone, operatore socio sanitario e originario della provincia di Lecce. Stando alle prime ricostruzioni, la giovane vittima era da poco rientrata dal lavoro e, dopo una lite con la compagna, avvenuta poco dopo le 23:00 del 16 aprile, avrebbe sferrato un calcio piuttosto violento alla porta di vetro che chiudeva la stanza della sua fidanzata.

Un colpo che gli è stato fatale, visto che il 28enne si sarebbe reciso un grosso vaso sanguigno della gamba. A chiamare i soccorsi, la stessa compagna che, grazie al suo lavoro di infermiera, ha tentato di bloccare l'emorragia. Sul posto si sono portati i sanitari del 118, i volontari della Croce Rossa e i carabinieri che hanno tentato in tutti i modi di salvargli la vita. Il ragazzo, però, non ce l'ha fatta ed è moto poco dopo il trasporto d'urgenza all'ospedale di Piacenza.

La procura della Repubblica avvia le indagini

La procura della Repubblica ha immediatamente avviato le indagini, al momento senza nessun iscritto nel registro degli indagati e senza ipotesi di reato e avrebbe nominato il medico legale che effettuerà l'autopsia per constatare le cause del decesso.

Stando alle prime indagini, però, il 28 enne sarebbe deceduto a causa di un grave incidente domestico.

Il sindaco Maglie: "Era un ragazzo tranquillo'

Giorgio Simone era un ragazzo molto tranquillo ed era conosciuto nel suo paese. A spiegarlo è il sindaco di Montesano Salentino Giuseppe Maglie: "Abbiamo cercato di capire se si trattasse proprio di Giorgio.

Lo conoscevo personalmente, era un ragazzo tranquillo", ha spiegato. Il sindaco, poi, ha aggiunto che Giorgio si era trasferito qualche anno fa per lavoro ma tornava spesso nel suo paese di origine: "Era molto legato alle tradizioni, come tutta la sua famiglia".

Tutti in paese lo ricordano come un ragazzo tranquillo, figlio di Antonio, impiegato in un calzaturificio e di Vittoria, casalinga.

Inoltre, ha un fratello maggiore, Donato. Giorgio amava il calcio ed era tifoso della Juventus ma soprattutto amava la sua professione. Per questo motivo, infatti, anni addietro aveva lasciato il suo paesino per intraprendere un lavoro che sicuramente gli avrebbe dato grande soddisfazioni. A Montesano Salentino, quindi, si respira aria di sgomento a causa della tragica notizia che molto difficilmente amici e parenti di Giorgio dimenticheranno.