Sono durate diversi mesi le indagini degli agenti del commissariato San Giovanni di Roma, che hanno permesso di individuare un molestatore seriale, colpevole di aver importunato almeno sei donne. L’uomo aggrediva le ragazze che incontrava in strada, alla fermata dell’autobus o mentre passeggiavano. Dopo una lunga inchiesta, il presunto responsabile degli abusi è stato arrestato nei giorni scorsi. In particolare sarebbe stato il telefonino del sospettato a permettere di incastrarlo: infatti si è potuto dimostrare come questo individuo si trovasse ogni volta nella zona in cui sono avvenute le violenze.

A questo punto gli inquirenti, data la sua propensione a reiterare il crimine, non escludono che il molestatore possa essersi reso protagonista anche di altri gravi episodi, che le vittime potrebbero non aver ancora denunciato. Almeno sei le vittime accertate.

Le denunce che hanno permesso di incastrare il molestatore

Lo scorso 9 novembre due giovani ragazze sono state aggredite nella zona di San Giovanni nella Capitale. Entrambe le vittime si erano presentate in commissariato per denunciare gli abusi subiti quella mattina, quando si trovavano in strada: la prima durante l’attesa di un autobus alla fermata, la seconda mentre stava rientrando a casa. La descrizione del molestatore combaciava: un giovane dalla carnagione olivastra, con addosso un piumino, e che portava con sé uno zaino.

Anche la dinamica dell’aggressione era molto simile: quell’individuo si era avvicinato velocemente alle vittime, per palpeggiarle con foga nelle parti più intime. Una ragazza però era scappata via urlando, nel tentativo di richiamare l’attenzione di qualche passante: ma l’energumeno l’aveva raggiunta e, dopo averla spinta contro un’automobile parcheggiata, aveva continuato ad abusare di lei.

Le indagini per trovare il molestatore seriale

Dopo aver ascoltato le due vittime, gli agenti hanno visionato le immagini delle telecamere di sicurezza dei negozi presenti in zona alla ricerca del possibile autore delle aggressioni, basandosi sulla descrizione delle ragazze, fino a quando non hanno individuato un sospettato.

A quel punto delle indagini, coordinate dalla pm Stefania Stefanìa, si è deciso di svolgere una serie di appostamenti per scovare il presunto responsabile: quindi un giorno i poliziotti hanno visto, nei pressi di Largo Don Orione, un uomo dall’aspetto molto simile a quello che era apparso nei fotogrammi dei video e che indossava gli stessi vestiti. Si trattava di un 31enne di origini colombiane, che successivamente è stato anche riconosciuto dalle due giovani che avevano sporto denuncia.

Il molestatore potrebbe aver compiuto anche altre violenze

Ma le indagini non si sono concluse a questo punto: nel corso di una serie di ulteriori accertamenti si è fatta strada l’ipotesi che il sospettato potesse essere responsabile anche di altri casi di violenza.

Così quattro donne, che avevano denunciato di aver subito una serie di abusi da parte di sconosciuti, sono state convocate in commissariato ed hanno riconosciuto dalle fotografie il colombiano: era lui il molestatore che le aveva aggredite in strada. Ad incastrare definitivamente il 31enne sono stati i controlli – autorizzati dall’Autorità Giudiziaria – sul telefono cellulare dell’uomo: si è così potuto dimostrare come fosse sempre presente nelle stesse zone in cui si sono consumate le violenze. Quindi il giovane è stato arrestato e dal 21 aprile si trova nel carcere di Regina Coeli. Ma l’inchiesta prosegue: si teme che altre donne possano essere state aggredite in passato dallo stesso molestatore seriale, ma non abbiano mai denunciato quanto subito.