Sta facendo discutere la vicenda di Dario Musso, il 33enne che nella giornata del 2 maggio scorso è sceso in strada con la sua auto e un megafono per manifestare la sua dissidenza contro le regole anti pandemia imposte dall'esecutivo. Del fatto esiste anche un video, diventato virale in rete in poche ore, in cui si vede il giovane che nella sua auto invita la gente a togliersi le mascherine e ad aprire i loro negozi, in quanto, secondo lui, "la pandemia non esiste". Musso poco dopo è stato fermato dai carabinieri, che erano in giro proprio per controllare che la gente rispettasse le regole di distanziamento sociale imposte per contenere la malattia Covid-19.

Il 33enne ha continuato il suo discorso anche quando è stato fermato dalle Forze dell'Ordine, che lo attendevano fuori dalla sua auto. Sul posto si sono recati anche alcuni medici: solo a quel punto Musso è stato fatto scendere dalla macchina ed è stato sottoposto ad un Tso (Trattamento sanitario obbligatorio) per strada.

Dario ha potuto sentire la sua famiglia solo dopo quattro giorni

I frame ripresi dalla gente che era affacciata sui balconi non lasciano spazio a dubbi. Secondo quanto riferisce Repubblica sulle sue pagine online, la vicenda è stata presa in mano da suo fratello, l'avvocato Lillo Musso, il quale ai media ha dichiarato che i carabinieri avrebbero sfondato il finestrino. Dario, quando è sceso dal veicolo, come dimostrano le immagini del video, non ha opposto alcuna resistenza agli agenti.

Da lì comincia la disperazione della famiglia e anche del fratello, che non sentirà il 33enne per quattro lunghi giorni. Dopo il suo arresto il giovane è stato trasportato presso l'ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì, dove è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria. Sempre secondo quanto spiegato ai media dal fratello, a firmare l'ordinanza per sottoporre il 33enne al Tso sarebbe stato proprio il sindaco di Ravanusa, Carmelo D'Angelo, non presente al momento dell'arresto.

La vicenda è finita anche alla Camera, dove la deputata del Gruppo Misto, Sara Cunial, ha presentato un'interrogazione. Secondo la politica in questione, Dario Musso ha espresso la sua opinione riguardo alla vicenda nuovo Coronavirus nei limiti costituzionali di legge, "senza arrecare pregiudizio alcuno alla sicurezza". Anche il fratello e i famigliari pensano che si siano violati gli articoli 21 e 32 della Costituzione sulla libertà di opinione.

Al Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, le forze politiche chiedono di fare chiarezza.

Indaga la Procura

Nel frattempo la Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, ha aperto un'inchiesta al momento a carico di ignoti. Gli investigatori vogliono capire che cosa sia realmente successo quel 2 maggio scorso per le strade di Ravanusa. Le ipotesi di reato su cui stanno indagando gli inquirenti sono abuso d'ufficio, reati contro le libertà personali e lesioni. I famigliari sarebbero anche riusciti a registrare la prima telefonata con il 33enne, avvenuta come già detto quattro giorni dopo il suo arresto: nella stessa il 33enne sarebbe riuscito a dire solo poche parole, tra l'altro anche molto confuse, forse perché ancora sotto l'effetto dei sedativi. Sicuramente su questa delicata vicenda si saprà di più nei prossimi giorni, o al massimo nelle prossime settimane.