È il giorno del dolore per i familiari e gli amici di Jacopo Bacis, il bimbo di 8 anni precipitato dal terzo piano della sua abitazione, nel cuore di Arezzo. Le esequie del piccolo, figlio dell'ex difensore amaranto Michele, sono stati celebrati nella mattinata di oggi, martedì 19 maggio. Fuori dal Duomo, i compagni di classe del ragazzino, sul sagrato, lo hanno salutato lanciando in cielo tanti palloncini bianchi.

'Ciao Jacopo'

Stamani alle 11:00, in forma strettamente privata, si sono svolti i funerali di Jacopo. Ad officiare la cerimonia, celebrata nella Cattedrale dei Santi Pietro e Donato - nel cuore di Arezzo - sono stati Don Alvaro Bardelli e don Raffaele, sacerdote della parrocchia di San Domenico (di cui il bimbo faceva parte).

Fuori dal Duomo, sul sagrato, c'erano invece compagni di scuola del ragazzino e i lupetti del suo gruppo scout. I piccoli, chiamati ad affrontare un dolore troppo grande, hanno preparato un commovente striscione. Su un lenzuolo hanno messo una foto del bimbo, circondata da un grande cuore rosso, dalla scritta "Ciao Jacopo" e dalle loro firme. Al termine della funzione religiosa, quando il feretro è uscito dalla chiesa e si diretto verso il vicino cimitero, hanno fatto volare in cielo dei palloncini bianchi, con appeso un pensiero per il loro amichetto scomparso.

In questi giorni, tanti messaggi di cordoglio stanno cercando di alleviare il dolore infinito dei genitori e del fratello di Jacopo.

Il maestro di karate del piccolo, Enzo Bertocci lo ha ricordato così: "Ieri sera, ti ho cercato lassù, fra una stella e l’altra. Ad un certo punto mi è sembrato di vederti: eri un puntino vestito di bianco, una figura leggera, ma piena di energia. Mentre parlavo di te mi è venuto in mente Peter Pan. Credo di non avertelo mai detto, ma ci assomigli molto.

Allora ho capito tutto: sei arrivato sull'isola che non c'è, quel luogo meraviglio dove solo i bimbi possono andare e dove noi grandi non possiamo entrare".

Sequestrato il tablet di Jacopo

La Polizia di Stato sta ancora indagando per capire cosa sia accaduto sabato 16 maggio al terzo piano di Vicolo della Dea, a due passi da Palazzo Cavallo, nel centro storico di Arezzo.

Secondo quanto ricostruito finora, Jacopo era da solo nella sua cameretta. Nessuno ha assistito al tragico volo. Papà Michele, mamma Cristiana e il fratello maggiore di 12 anni erano in altre stanze dell'appartamento quando, intorno alle 22:00, hanno sentito un tonfo sordo. Inutili i soccorsi, il bimbo è deceduto ancora prima di arrivare all'Ospedale di San Donato.

Come scrive nella pagine di Cronaca Nera de La Nazione, il Pm Roberto Rossi della Procura di Arezzo ha deciso di aprire un fascicolo conoscitivo. Per ora, si tratta di un "modello 45" cioè relativo ad atti relativi senza ipotesi di reato. Per questo, nelle scorse ore, gli inquirenti hanno provveduto a sequestrare il tablet trovato nella camera del piccolo. Si ipotizza che Jacopo stesse giocando a qualche videogame e, ad un certo punto, abbia confuso realtà virtuale e "realtà fisica", arrivando a scavalcare la finestra.