La polizia di Pescara ha concluso oggi 27 Maggio 2020 una delicata operazione antidroga, che ha portato a 13 arresti. I soggetti, attualmente sottoposti a misure cautelari, avrebbero messo in piedi nel territorio pescarese e in quello teatino una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti attraverso diversi canali. Le droghe distribuite erano diverse e andavano da quelle leggere come la marijuana e l’hashish alla cocaina. L’indagine è partita nel 2018 quando fu fermato un 21 enne di orgini nigeriane che trasportava ben due chili di marijuana sul terminal-bus della città abruzzese e dal suo arresto si scoprì un giro gestito da Aladino, 25enne del Gambia.
L’operazione è stata realizzata con la collaborazione della questura di Napoli.
Due anni fa l’arresto di Aladino fece da apripista al maxi-blitz
Quello del giovane spacciatore è stato il primo arresto nell’ambito di questa operazione antidroga. Il destinatario della droga – individuato tramite l’analisi dei contatti telefonici del 21 enne - era un gambiano 25enne residente a Montesilvano, con precedenti legati al traffico di stupefacenti, il cui soprannome negli ambienti è Aladino. Ad attirare l'attenzione della polizia sono stati anche alcuni viaggi ritenuti sospetti da Roma a Pescara effettuati dal ragazzo arrestato tra luglio e ottobre del 2018. Le forze dell'ordine attraverso l'uso di servizi di intercettazione delle utenze telefoniche intestate al gambiano e a un pedinamento scrupoloso hanno scoperto un’importante attività di spaccio di droghe leggere a Montesilvano, gestita proprio da Aladino.
I punti di incontro, dove lo spacciatore 28enne riforniva i propri clienti si trovano nei pressi della pineta del comune pescarese e in alcuni stabilimenti balneari. Ad Aladino sono state contestate tredici imputazioni e per lui è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Il lavoro degli agenti della squadra mobile di Pescara ha permesso di accertare i reati di spaccio anche attraverso le testimonianze di diversi clienti, che hanno ammesso l’acquisto di fumo e erba dal 28enne.
A dicembre dello stesso anno è stato arrestato anche uno spacciatore di 25 anni che, secondo quanto è emerso, si riforniva proprio dal gambiano. Sospetti che si sono rilevati fondati quando, sempre analizzando i contatti telefonici del 25enne del Gambia, si è riusciti a risalire al destinatario finale dei 20 grammi di marijuana sequestrati, ovvero C.A., 37enne, campano di origini, residente a Chieti Scalo e dedito allo spaccio di droghe quali cocaina e hashish nelle province di Chieti e Pescara.
Molti arresti arrivati non solo indagando sui contatti di Aladino
Tra gli arresti effettuati in questa operazione antidroga vi sono anche A.F. e G.F., rispettivamente padre e figlio di 58 e 32 anni di età, residenti in provincia di Pescara e precisamente a Cappelle sul Tavo. I due uomini, originari del Belgio, ricevevano i clienti direttamente nella loro abitazione fornendo loro cocaina oppure marijuana. Per non essere scoperti, in caso di intercettazioni telefoniche, i due avevano adottato un linguaggio in codice secondo il quale la droga diventava una bevanda oppure un oggetto di uso comune quale “lampadina” o “accendino”. Inoltre padre e figlio si sono avvalsi dell’aiuto di una parente di 41 anni di nome L.
F., loro convivente, per la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari. Tra i clienti fermati dalla squadra mobile di Pescara anche un 50enne che, subito dopo l’acquisto di una dose di cocaina, si è messo alla guida di un’ambulanza. Tutti i soggetti interrogati, segnalati alla Prefettura come consumatori abituali di sostanze stupefacenti, hanno ammesso di acquistare frequentemente droghe dalla famiglia di Cappelle sul Tavo.
In totale 13 arresti: l’ultimo blitz stamattina a Cappelle sul Tavo
Durante tutta l’operazione "Aladino" sono stati eseguiti 13 arresti tutti con capi di imputazione legati alla distribuzione e allo spaccio di droghe. Vi sono inoltre altri 3 soggetti ai quali è stata comunicata la conclusione delle indagini preliminari, pertanto il numero di persone coinvolte nella rete potrebbe essere maggiore.
Stamattina è stato eseguito l’ultimo blitz nell’appartamento di A.F. e G.F. che ha portato al sequestro di 4 grammi di cocaina e quasi 14 grammi di marijuana che padre e figlio hanno provato ad eliminare oltre a un bilancino di precisione che i due usavano per preparare le dosi da vendere. La posizione dei due soggetti si è pertanto aggravata ulteriormente con la segnalazione di un ulteriore reato all’Autorità Giudiziaria da parte della polizia di Pescara.