Un 39enne è stato arrestato dai carabinieri di Chieti con l'accusa di maltrattamenti in famiglia: l'uomo aveva tentato di strangolare il figlio di 12 anni della ex compagna, che ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Nonostante la fine della relazione, l'uomo stava trascorrendo il periodo del lockdown a casa della donna per vedere i suoi figli. Dalla successiva visita effettuata in ospedale sui componenti della famiglia, sono risultati diversi segni di violenza anche sugli altri tre bambini.

Tenta di strangolare il figlio dodicenne della ex compagna: arrestato a Chieti un uomo di 39 anni

In una famiglia di Chieti si è sfiorata la tragedia ieri, 15 maggio. I carabinieri sono stati allertati da una donna nel corso di una violenta lite avvenuta nel pomeriggio. Arrivati presso l'abitazione, i militari hanno trovato una scena preoccupante: la donna era ancora in un visibile stato di agitazione e al piano di sopra c'erano i suoi quattro figli, dai 4 ai 12 anni. I bambini si rifiutavano di scendere, perché erano terrorizzati da quanto accaduto poco tempo prima. I carabinieri hanno ascoltato la versione della donna che in lacrime ha raccontato che il suo ex compagno, C.G., padre dei suoi figli più piccoli, aveva perso il controllo dopo aver bevuto.

L'uomo di 39 anni, originario di Atri si è scagliato in un primo momento contro di lei, ma il figlio maggiore di 12 anni è intervenuto in difesa della madre. A quel punto, il 39enne ha spinto il ragazzino contro il divano per poi mettergli le mani al collo, nel tentativo di strangolarlo.

Sui bambini sono emersi altri segni di violenza da parte dell'uomo che è stato trasferito presso il carcere di Chieti

La terribile scena di violenza è avvenuta sotto gli occhi degli altri bambini e della madre. La donna e il secondogenito hanno evitato quella che poteva rivelarsi una tragedia, impedendo all'uomo di togliere la vita al dodicenne e spingendolo via.

I carabinieri hanno richiesto l'intervento dei sanitari del 118 di Chieti che hanno trasportato le vittime in ospedale, per effettuare le cure del caso. Dalla visita al pronto soccorso sono emersi diversi e evidenti segni di abuso, alcuni anche risalenti a qualche giorno prima. Nel frattempo, le forze dell'ordine hanno provveduto a portare l'uomo in caserma dove, dopo alcuni approfondimenti, sono state accertate altre violenze subite dai bambini e dalla donna durante il periodo di lockdown. Il 39enne, infatti, ha raccontato che per il periodo di quarantena si era trasferito a casa della sua ex compagna per poter stare con i suoi figli. Il pubblico ministero Giancarlo Ciani ha richiesto l'arresto immediato di C.G. con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e l'uomo è stato trasferito presso la casa circondariale Madonna del Freddo, a Chieti.