Un altro caso di femminicidio stava per consumarsi in Sardegna, fortunatamente scampato grazie alle urla della vittima che hanno attirato l'attenzione di una coppia di giovani. È successo alle 20:00 del 12 maggio a La Maddalena. Una donna è stata aggredita e abusata da un minorenne di nazionalità tunisina mentre faceva jogging. L'aggressore, che avrebbe tentato di strangolare la vittima, dopo averne abusato, si è dato alla fuga quando due giovani, attirati dalle grida della donna, hanno iniziato a correre verso il luogo dell'abuso. Dopo una lunga notte di caccia all'uomo, il minorenne è stato fermato nelle prime ore del mattino.

Grazie alle dovute verifiche è emerso che il ragazzo stava già scontando una pena. È stato trasferito a Sassari in attesa dell'interrogatorio.Le condizioni fisiche della vittima sono apparse buone ma a preoccupare è lo stato mentale dopo il trauma.

L'aggressione nell'area verde di Moneta

Secondo una prima ricostruzione, la donna, di 40 anni, stava facendo jogging a Moneta, un'area verde sull'Isola della Maddalena, quando sarebbe stata aggredita alle spalle dal giovane aguzzino che l'avrebbe prima strattonata e poi scaraventata a terra per abusare di lei. Le urla della vittima hanno attirato l'attenzione di una coppia che si trovava non lontano per fare attività fisica. I due, un ragazzo e una ragazza, intervenendo hanno letteralmente salvato la vita della donna, poiché il loro arrivo sul luogo dell'abuso, avrebbe indotto l'aggressore a darsi alla in fuga.

Secondo la ricostruzione, quando la coppia è giunta sul luogo dell'aggressione il ragazzo sarebbe stato intento a strangolare la vittima a mani nude. La coppia subito dopo ha chiamato i soccorsi. La vittima è stata condotta all'ospedale cittadino. Le sue condizioni fisiche sono apparse accettabili, ma ha destato preoccupazione è il suo stato mentale, poiché il trauma le avrebbe provocato un grave choc.

È stata la donna a riconoscere il 16enne, già noto alle forze dell'ordine.

L'aguzzino era ospite del centro di accoglienza della zona

L'aggressore è riuscito a fuggire, ma la sua fuga è durata solo una notte. Gli investigatori dell'Arma, supportati dal nucleo operativo radiomobile del reparto territoriale di Olbia, e coordinati dal colonnello Davide Crapa, giunti sul posto hanno lo inseguito il giovane per ore, catturandolo nelle prime ore del mattino del 13 maggio.

È emerso che l'aguzzino era ospite del centro di accoglienza de La Maddalena, presso il quale stava scontando una pena a seguito di una condanna del Tribunale minorile di Torino. È stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale e di tentato omicidio. La Procura dei minori di Sassari ha avviato un'indagine nei confronti del giovane che è stato trasferito in una zona segreta della città, in attesa di essere ascoltato dai magistrati.