Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Mike Pompeo, torna a rilanciare la teoria secondo la quale il nuovo Coronavirus è uscito da un laboratorio di Wuhan, in Cina, una notizia già ampiamente smentita sia dalla rivista scientifica Nature Medicine, sia dall'intelligence Usa. Ma il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e adesso Pompeo, continuano a sostenere di avere numerose prove che il nuovo coronavirus sia il prodotto di un incidente di laboratorio. Il Segretario Usa ha riferito questa sua convinzione ai giornalisti della televisione Abc.

Mike Pompeo: 'Disinformazione comunista'

Nel corso della sua intervista alla televisione statunitense, Pompeo ha ricordato già di come da diverso tempo gli Stati Uniti avrebbero avviato una indagine per chiarire quale sia l'origine del virus. Secondo Pompeo la Cina ha fatto di tutto per poter nascondere l'esistenza del SarsCov-2, facendo in modo che il mondo intero non sapesse che cosa stesse succedendo. Pompeo ha definito il metodo del governo cinese come "classico sforzo di disinformazione comunista". Proprio il segretario di Stato Usa, nello scorso mese di aprile, aveva fatto notare di come il laboratorio di virologia di Wuhan e il mercato del pesce siano molto vicini. Una delle prime ipotesi prese in considerazione dagli scienziati, infatti, è stata quella che il Covid-19 provenisse proprio dal wet market dove si macellano sul posto animali anche selvatici.

Anche quest'ipotesi deve essere confermata, ma al momento per gli scienziati sembra la più probabile. Si sta discutendo se il virus in questione provenga dal pipistrello o da qualche altro animale selvatico, come ad esempio il pangolino.

Trump minaccia misure punitive contro Pechino

Due giorni fa Donald Trump ha avvisato il governo cinese che, se fossero colpevoli di quanto successo, gli Stati Uniti imporranno delle misure punitive.

Un giornalista, secondo quanto riferisce SkyTg24, ha chiesto al presidente chiarimenti su questa teoria del virus fuggito da un laboratorio di Wuhan, ma Trump avrebbe risposto di non poter dire di più.

L'ipotesi del patogeno creato appositamente in laboratorio è stata sostenuta qualche settima fa anche da Luc Montagnier, scienziato francese e già premio Nobel per la Medicina nel 2008.

Secondo Montagnier il SarsCoV-2 sarebbe costituito anche con Dna del virus dell'Hiv. Anche questa teoria è stata confutata sulla rivista Emerging Microbes & Infections ed è stata ampiamente smentita da decine di scienziati ed istituti in tutto il mondo.