Kim Jong-un è vivo e sta bene, in base a quanto riportato dall'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Il leader della Corea del Nord ha partecipato all'inaugurazione della fabbrica di fertilizzanti fosfatici di Sunchon, a nord di Pyongyang, dove ha simbolicamente tagliato il nastro. La notizia arriva a meno di 24 di distanza dalle dichiarazioni di Ji Seong-ho, attivista fuggito anni fa dalla Corea del Nord che aveva sostenuto di essere in possesso di informazioni che confermavano 'al 99%' la morte del dittatore dopo un intervento al cuore. A rendere ancora titubanti i media occidentali, alcuni dei quali hanno preso la notizia 'con le pinze', è l'assenza per il momento di contributi filmati o foto a testimonianza dell'evento, solo una descrizione riportata dall'agenzia Kcna, principale 'megafono' del regime.

L'inaugurazione a Sunchon

La Kcna ha riportato dunque la notizia con i consueti toni propagandistici. "Tutti i partecipanti si sono lanciati in fragorosi applausi di "evviva!" per estendere la più grande gloria al leader supremo che ha portato a un nuovo cambiamento nello sviluppo dell'industria dei fertilizzanti a base e ha portato il grande progresso rivoluzionario nel rafforzare l'economia fino alla vittoria con la sua eccezionale leadership", si legge sull'organo di stampa di Pyongyang. Nella circostanza, il dittatore sarebbe stato accompagnato dalla sorella, Kim Yo-jong. Tuttavia si attendono i contribuiti audiovisivi dell'evento, solitamente molto puntuali e dettagliati tutte le volte che il leader si muove in pubblico, anche per smentire definitivamente le notizie che da settimane lo indicano in presunte precarie condizioni di salute o, addirittura, non più in vita.

La Corea del Sud ha sempre respinto le notizie sulla morte di Kim

L'ultima volta che Kim Jong-un è apparso con certezza in pubblico è datata 11 aprile, nella circostanza aveva presieduto una riunione del Politburo del Partito dei Lavoratori. Dal 12 aprile non c'erano più notizie ufficiali sul suo conto, ad insospettire i media internazionali che ci fosse qualcosa di strano è stata la sua assenza in uno degli eventi più importanti del Paese, la celebrazione del compleanno di Kim Il-sung (15 aprile), fondatore della Repubblica Popolare Coreana, presidente 'eterno' e nonno dell'attuale leader.

In verità i funzionari del governo sudcoreano avevano sempre respinto le notizie e le indiscrezioni che volevano Kim in gravi condizioni di salute o deceduto. Una certezza che Seul ha sempre evidenziato, alla luce di 'segnali' che non sarebbero mai arrivati dall'altro versante del 38° parallelo. "Non abbiamo notato nulla di strano" è stata finora la posizione ufficiale assunta dal governo della Corea del Sud in merito alla questione.