Tragedia nella prima serata di oggi 7 maggio a Roma, precisamente sul Lungotevere dei Tebaldi, dove un uomo è stato ucciso a coltellate da un'altra persona. Secondo le prime indiscrezioni la vittima sarebbe un cittadino romeno di 38 anni, mentre il presunto aggressore sarebbe stato identificato in un cittadino italiano di 45 anni, M.G. queste le sue iniziali. L'allarme è stato lanciato da alcuni passanti che hanno immediatamente chiamato le forze dell'ordine. Il delitto sarebbe maturato dopo una violenta discussione tra i due e la vicenda coinvolgerebbe i senza fissa dimora che vivono lungo le sponde del fiume Tevere, all'altezza di Ponte Sisto.

La vittima sarebbe stata morsa dal cane dell'aggressore

Secondo quanto si apprende dai media locali, in particolare dalla testata online Roma Today, la vittima sarebbe stata colpita con un coltello. Il 38enne è stato trovato a terra ormai esanime, proprio lungo l'argine del fiume Tevere, sulla pista ciclabile. Al volto e alle mani presentava diverse ferite e, secondo i primi riscontri, la vittima sarebbe stata morsa dal cane che il suo aggressore teneva al guinzaglio agli arti superiori. I testimoni oculari avrebbero anche descritto la scena. Secondo il loro racconto, subito dopo essere stato accoltellato, il romeno è caduto a terra. Gli inquirenti hanno ascoltato con attenzione le dichiarazioni di chi ha assistito alla scena ed infatti hanno raggiunto il cittadino italiano dopo un breve inseguimento.

Le indagini stanno tentando di fare chiarezza sulla dinamica e sull'eventuale movente dell'accoltellamento. Sulla scena del crimine sono stati eseguiti i rilievi del caso, così come mostrano alcune immagini pubblicate dai media nazionali, in particolare dalla testata giornalistica online Leggo.

L'aggressore è stato assolto dalla morte di Beau Solomon

Il quotidiano La Repubblica riferisce che il 45enne si trova attualmente in stato di fermo e che non risulta nuovo alle cronache. Nel luglio del 2016 M.G. fu arrestato poiché accusato del delitto di Beau Solomon, uno studente americano che fu spinto nel fiume Tevere proprio da una banchina che si trova sotto ponte Garibaldi.

Da quest'accusa però l'uomo al termine di un processo è stato assolto per non aver commesso il fatto. Per la vicenda riguardante Solomon adesso la Procura capitolina ha fatto ricorso e si aspetta la prossima sentenza, la quale è stata fissata per il prossimo mese di ottobre. Nelle prossime ore si potranno conoscere ulteriori riscontri investigativi su quanto accaduto oggi a Roma. La notizia si è diffusa sin da subito nella Capitale destando sgomento tra la popolazione.