Non c'è pace per Silvia Romano, la cooperante milanese 24enne rapita tra Kenya e Somalia nel 2018 e rientrata qualche giorno fa in Italia, liberata dai servizi segreti italiani. Secondo quanto riferiscono i media nazionali, i vicini di casa, sul balcone del loro appartamento, hanno trovato dei cocci di vetro. Gli stessi hanno immediatamente chiamato la Polizia, che è giunta sul posto. La scientifica ha eseguito i rilievi del caso. La finestra dalla quale Silvia lunedì si è affacciata per dare il saluto alla gente del suo quartiere dista veramente pochi metri da dove sono stati trovati i vetri.

Episodio inquietante

Se fosse confermato che qualcuno abbia lanciato qualche oggetto contundente, si teme una bottiglia, contro la casa della cooperante, si tratterebbe davvero di un episodio degno di cronaca. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Ansa, nella serata di ieri 12 maggio un cittadino di origini egiziane ha tentato di intrufolarsi nel palazzo dove vive la giovane per dimostrarle tutta la sua solidarietà. Non si sa, al momento, se questo episodio sia o meno collegabile a quanto accaduto. Si deve ricordare a tal proposito, che in questi ultimi giorni, soprattutto sui social network, si è diffusa una campagna d'odio proprio contro Silvia Romano. Tutto è partito da quando la giovane ha confessato davanti agli inquirenti di chiamarsi Aysha e di essersi convertita all'Islam.

Proprio poche ore fa ha fatto discutere un intervento su di lei alla Camera pronunciato dal leghista Alessandro Romano, il quale ha definito la cooperante "neo-terrorista". L'episodio è stato subito stigmatizzato da tutte le parti politiche, sia della maggioranza che dell'opposizione, tanto che anche il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha preso le distanze dal collega e con un post sui suoi profili social ha difeso la cooperante.

Si valuta di assegnarle una scorta

Proprio per tutti questi episodi il Governo, di concerto con le autorità giudiziarie, sta valutando di assegnarle una scorta per la sua sicurezza personale. La madre di Silvia, Francesca Fumagalli, è stata intervistata dai giornalisti, con i quali ha anche stigmatizzato l'accaduto di stamane alla Camera, informando tutti che la politica non le interessa e non la guarda.

Nel frattempo gli inquirenti stanno cercando di capire che cosa sia successo fuori dall'abitazione della casa della cooperante. Non è escluso che a stretto giro gli inquirenti possano capirne di più. Sicuramente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, si potrà avere un quadro più chiaro della vicenda. La Polizia ha comunque già aperto un fascicolo per minacce aggravate all'indirizzo della volontaria.