In un'intervista rilasciata a Blasting News, a raccontare la propria esperienza è stato Fortunato "Nello" Occhipinti, ristoratore e proprietario del ristorante "Verdechiaro" di Palermo.

Lo stesso ha espresso il proprio punto di vista sulla Fase 2 e su uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi economica, causata dal lockdown dovuto all'emergenza sanitaria del Coronavirus, e ha spiegato quali sono le necessità e quali potrebbero essere gli interventi in grado di aiutare un comparto in gravi difficoltà.

Nello Occhipinti, proprietario del ristorante "Verdechiaro" di Palermo, che lo scorso ottobre 2019 ha subìto notevoli danni a causa di un'esplosione: com'è la situazione, adesso?

Il 30 settembre, Verdechiaro ha subìto dei danni a causa di un’accidentale deflazione, ma questo fa parte di un evento passato perché non abbiamo mai mollato e ormai siamo nuovamente pronti per riprenderci con forza la nostra vita.

Dopo tale avversità, l'arrivo dell'emergenza sanitaria del Coronavirus: come ha vissuto questa circostanza e quali le ripercussioni sul suo lavoro?

Chiaramente l’avvento tragico del coronavirus ha causato qualche ulteriore ritardo in quanto, anche le maestranze edili, si sono dovute arrestare, ma ormai anche questo è stato archiviato nella memoria storica della nostra vita.

Ciò che condiziona, realmente, il nostro presente e rende complicato il nostro futuro, è tutto quello che il Covid-19 ha portato a galla.

Stiamo vivendo sulla nostra pelle tutte le incompetenze, tutte le approssimazioni di un governo assente e spesso imbarazzante.

Dallo scorso 18 maggio, alcune attività, come quelle di bar e ristoranti, hanno potuto riprendere il proprio lavoro, ma si può davvero parlare di "ripartenza"?

Ad oggi siamo vittime di DPCM e decreti Legge incomprensibili proclamati in anticipo ed emanati dopo settimane.

Quando ci è stato permesso di poterli studiare, ci siamo resi conto che di quegli aiuti economici promessi, con atteggiamenti propagandistici, non erano nient'altro che azioni non attuabili e ancor meno ottenibili.

Quindi ti ritrovi a non aver ricevuto nulla, ma che di contro, per poter riaprire la tua attività, devi sobbarcarti di nuovi costi per adeguarti alle nuove linee guida, devi rifare corsi HCCP nuovi corsi antinfortunistici, nuovi DVR, devi risanare i costi che in questi mesi si sono accumulati (luce, acqua, gas, affitti, etc.), il tutto con una nuova, potenziale redditività pari al 40% nella migliore delle ipotesi.

In questi mesi ha sentito le istituzioni vicine o pensa che si sarebbe potuto fare di più?

Le nostre attività sono da considerarsi tutte delle startup, con scarsa redditività e a rischio fallimento, sia per le banche, ma anche per i nostri fornitori che adesso pretendono pagamenti anticipati.

Per cui ti rendi conto che, da imprenditore serio, devi cercare con impegno e professionalità, salvaguardando la salute di tutti, di poter bilanciare costi e ricavi.

Lunedì 18 maggio scorso, a mio avviso, non si sarebbe potuto e non si sarebbe dovuto aprire e aggiungo, che tutti i consulenti amministrativi, hanno consigliato la non apertura per scongiurare un potenziale fallimento.

In base alla sua esperienza, come si prospetta la stagione estiva per il settore ristorazione?

Noi imprenditori Horeca non necessitiamo di un aiuto di tipo assistenzialistico, ma un concreto intervento per coprire quel gap che si è venuto a creare in questi mesi di chiusura e che ci possa dare sostegno per affrontare un immediato futuro: futuro che, di certo, si prospetta con una percentuale di clientela molto scarsa.

Una "possibile" ricetta per questo settore quale potrebbe essere?

Quello che mi auguro, in questa positiva e volitiva situazione di incertezza, è un chiaro ravvedimento da parte delle forze governative che, in qualche modo, possano entrare nel merito dei problemi di un settore che ha fatto la storia del nostro Paese e che è pilastro della economia della mia città, Palermo.

Una città che di certo non vive di industrie ma di accoglienza e turismo.

Turismo che mi auguro sia locale e propositivo alla scoperta delle meraviglie del nostro territorio regionale e nazionale.

Noi ristoratori abbiamo l'obiettivo di far star bene i nostri clienti e ci impegneremo al massimo per ritornare ad essere artefici del nostro destino.

Una cena, un pranzo da Verdechiaro, o in qualsiasi altro ristorante, deve ritornare ad essere un momento importante di benessere e di convivialità e noi ci riusciremo presto, facendo squadra in maniera coesa e propositiva.