Momenti di tensione oggi 22 giugno a Brindisi, precisamente nel rione Paradiso, dove una famiglia composta da madre, padre e due bambini ha ricevuto un'ordinanza di sfratto da parte del Comune. I soggetti occupano un alloggio presso le cosiddette baracche della zona denominata Parco Bove. Alla vista dei messi comunali, la famiglia si è barricata in casa assieme ai loro figli minori, impedendo al personale di poter entrare nell'appartamento e dare esecuzione a quanto stabilito dal Tribunale di Brindisi. La madre dei due bambini pare abbia minacciato anche di togliersi la vita.

La situazione si è fatta seria in breve tempo e sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale e della polizia di Stato. Dopo poco sono arrivati anche l'assessore agli Affari Legali, Mauro Masiello, e quello alle Politiche Sociali, Isabella Lettori. Un operatore della Brindisi Multiservizi (BMS) si è rifiutato anche di entrare nell'alloggio in quanto non voleva procedere allo sfratto davanti agli occhi dei bambini e ha lasciato Parco Bove a bordo del mezzo aziendale.

Un lungo colloquio durato ore

Tutto è cominciato intorno alle ore 9 di questa mattina. La famiglia non ne voleva proprio sapere di lasciare l'alloggio e infatti ha cosparso di benzina il portone di ingresso dell'abitazione.

Per questo sul luogo del fatto di cronaca è stata tempestivamente inviata una unità dei Vigili del Fuoco, giunti dal vicino comando provinciale. L'assessore Masiello ha intrapreso quindi un lungo colloquio con la famiglia. Il Comune ha proposto loro, come prima soluzione, un trasferimento temporaneo presso gli alloggi siti in contrada Chiodi, destinati proprio alle persone meno abbienti.

Tale soluzione però non andava bene alla famiglia, per cui Palazzo di Città ha palesato loro una seconda proposta, che prevedeva il trasferimento presso un casa famiglia di Latiano. Ma anche questa soluzione è stata rifiutata. Solo intorno alle ore 16:30 gli assessori sono riusciti a proporre una terza offerta alla famiglia, che stavolta ha accettato senza remore.

Da questa sera i quattro saranno ospiti fino al prossimo 1 luglio in un residence situato nel centro del capoluogo di provincia pugliese: trascorsa quella data, verranno ospitati presso Casa Betania, una struttura d'accoglienza gestita dalla parrocchia San Vito Martire destinata alle persone meno fortunate.

Il Comune pagherà tutte le spese di affitto

Sempre l'amministrazione comunale fa sapere che nel frattempo verrà cercato un comodo appartamento in affitto alla famiglia. Sarà il Comune a farsi carico di tutte le spese. Per il primo anno è previsto un canone di locazione di 300 euro al mese, che poi passeranno a 250 nel secondo anno e a 200 nel terzo. Il trasferimento presso il residence sarà completato nelle prossime ore: un mezzo specializzato si occuperà di caricare tutti gli effetti personali delle quattro persone portandoli presso il nuovo alloggio.